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PIEMONTE 3 - Novembre

KC GALLARATE

MEDITA LA DIETA E … GUSTATI LA VITA!
MERCOLEDI’ 30 NOVEMBRE 2011, ORE 10,00
Conferenza stampa per i giornalisti
Sala Neoclassica
Villa Recalcati, piazza Libertà 1, 21100 Varese

Relatori
Dario Galli Presidente della Provincia di Varese
Alessandro Bonfanti Assessore Provinciale Formazione professionale e Istruzione
Claudio Merletti Dirigente Titolare Ufficio Scolastico Provinciale di Varese
Domenico Rossi, Jole Capriglia Kiwanis International Club di Gallarate
Pierluigi Zeli Direttore Generale ASL Varese
Alessandro Salvatoni Professore Associato di Pediatria, Specialista in Endocrinologia, Università degli Studi dell’Insubria - Varese
Cinquemila bambini varesotti, testimonials in erba, promuovono il valore della mediterraneità a tavola. E’ questa la fotografia del progetto MEDITA LA DIETA E … GUSTATI LA VITA in provincia di Varese, giunto al nastro di partenza ad opera del Kiwanis Club di Gallarate. Il progetto gode del patrocinio della Regione Lombardia, di Provincia di Varese e di ASL Varese, e viene realizzato in collaborazione con Assessorato Provinciale all’Istruzione e Ufficio Scolastico Provinciale.
L’iniziativa nasce dal riconoscimento recentemente attribuito da Unesco (con cui Kiwanis International condivide un seggio alle Nazioni Unite) alla Dieta Mediterranea, dal 2010 patrimonio culturale dell’Umanità. Il Kiwanis di Gallarate ha coinvolto sul territorio Amministrazioni Comunali e Dirigenti scolastici grazie ad una rete già attiva da tre anni, nata con il seguitissimo progetto “Semino Fiabe, Raccolgo Sorrisi”. Hanno aderito al progetto MEDITA LA DIETA E … GUSTATI LA VITA ben ventotto scuole nei poli scolastici di Sesto Calende, Angera, Gallarate, Gazzada, Gorla Minore e Vergiate, e altre si stanno aggiungendo. Con loro, la dieta mediterranea entra direttamente nelle classi.
“Mediterranea è la nostra storia, come la cucina delle nostre famiglie” dice Jole Capriglia, vicepresidente e coordinatrice del progetto insieme a Domenico Rossi. “Una cucina che affonda le sue radici nel territorio dove sono nati i nostri antenati. La cucina era semplice, anzi povera, ma ci si ingegnava a creare pasti “da ricchi” che arrivavano sulla tavola nelle grandi occasioni”.
Valori antichi, da non dimenticare, che al giorno d’oggi assumono un significato attualissimo. E’ infatti dimostrato che nelle popolazioni del mediterraneo la vita attiva all’aria aperta, il consumo di cibi prodotti nel territorio, e l’abitudine di stare a tavola in compagnia, producono maggior benessere e, nel corso della vita, una minore possibilità di arrivare alla vecchiaia con problemi di salute gravi e invalidanti.
L’iniziativa MEDITA LA DIETA E … GUSTATI LA VITA, offerta gratuitamente dal Kiwanis di Gallarate, prevede formazione per i docenti sulla qualità dell’alimentazione nei bambini, a cura della tecnologa alimentare Alessandra Zambelli. Attraverso i “laboratori di carta” progettati dallo studio di comunicazione NextQ di Carla Tocchetti, si lavorerà poi nelle classi: a seconda del programma didattico, sul significato di convivio attraverso la preparazione della tavola, e sull’equilibrio di colori e nutrienti presenti nei cibi. I bimbi più grandi studieranno la geografia del cibo collegata alle tradizioni popolari. Al termine delle attività 2011-2012 è prevista una grande festa di piazza che possa riunire tutti i bambini con le loro famiglie.
Gli organizzatori hanno l’obiettivo di coinvolgere, entro la fine del 2012, diecimila bambini. Travalicando anche i confini provinciali: l’iniziativa è stata lanciata anche a Borgomanero in collaborazione con il locale Kiwanis Club. Alla conferenza inaugurale hanno partecipato oltre 70 tra dirigenti scolastici e docenti in rappresentanza di seicento bambini, che, conclude Capriglia “incoraggiamo ad interpretare con fantasia la magia del cibo, così imparano a gustarsi la vita con equilibrio e armonia”.

KC GALLARATE

A SCUOLA CON KIWANIS E LA DIETA MEDITERRANEA

Kiwanis Gallarate celebra la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia 2011 con la partenza del progetto provinciale sulla Dieta Mediterranea, patrimonio UNESCO dell’umanità.
“Millecinquecento bambini dei poli scolastici di Sesto Calende e Angera, compresi Mercallo, Golasecca, Cadrezzate, Taino, Ranco ed Ispra, saranno i primi a dare il via al progetto MEDITA LA DIETA E … GUSTATI LA VITA in Provincia di Varese”, annuncia Jole Capriglia del Kiwanis International Club di Gallarate, in occasione della Giornata del Fanciullo 2011.
“Mediterranea è la nostra storia, come la cucina delle nostre famiglie” dice Jole Capriglia, coordinatrice del progetto insieme a Domenico Rossi. “Una cucina che affonda le sue radici nel territorio dove sono nati i nostri antenati. La cucina era semplice, anzi povera, ma ci si ingegnava a creare pasti “da ricchi” che arrivavano sulla tavola nelle grandi occasioni.”
Grazie alla sensibilità del Kiwanis che ha coinvolto, Amministrazioni Comunali e Dirigenti scolastici, la dieta mediterranea entra nelle scuole attraverso i “laboratori di carta” progettati da studio NextQ di Carla Tocchetti. Si lavorerà, a seconda del programma didattico, sul significato di convivio, attraverso la preparazione della tavola, e dell’equilibrio di colori e nutrienti presenti nei cibi. I più grandi studieranno la geografia del cibo collegata alle tradizioni popolari.
L’iniziativa, offerta gratuitamente da Kiwanis Gallarate, prevede formazione per i docenti sulla qualità dell’alimentazione nei bambini, a cura della tecnologa alimentare Alessandra Zambelli. E’ stato dimostrato che nelle popolazioni del mediterraneo la vita attiva all’aria aperta, il consumo di cibi prodotti nel territorio, e l’abitudine di stare a tavola in compagnia, producono maggior benessere e, nel corso della vita, una minore possibilità di arrivare alla vecchiaia con problemi di salute gravi e invalidanti.
Gli organizzatori hanno l’obiettivo di coinvolgere, entro la fine del 2012, diecimila bambini. Travalicando anche i confini provinciali: l’iniziativa è stata lanciata a Borgomanero in collaborazione con il locale Kiwanis Club. Alla conferenza inaugurale hanno partecipato oltre 70 tra dirigenti scolastici e docenti in rappresentanza di seicento bambini, che, conclude Capriglia “incoraggiamo ad interpretare con fantasia la magia del cibo, così imparano a gustarsi la vita con equilibrio e armonia”.

KC GALLARATE


Concerto Gospel che il Kiwanis Club di
Gallarate patrocina per aiutare la Fondazione Tavecchio

KC GALLARATE

Carissimi Soci ed Amici,
per i festeggiamenti del primo Anniversario del Club di Gallarate e
del Gemellaggio tra i Club di Gallarate e Cremona Stradivari,
abbiamo il piacere di invitarLa alla Cena di Gala che si svolgerà
Sabato 19 novembre 2011 alle ore 20,00
presso Villa La Voliera Reale Via Pacit 30 Ternate (VA).

Nel corso della serata in una splendida cornice, di ambienti raffinati e fiabeschi saranno presentati i due Club satelliti “Lago Maggiore” e “Romagnano Sesia Stradivari”.

Si prega di voler confermare la vostra presenza e dei vostri ospiti entro lunedì 14 novembre al Cerimoniere Matteo Urrico 334 6739975 e-mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ed al Vice Presidente Jole Capriglia Sesia 347 2242640 e-mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Cordiali saluti.
Il Presidente Kiwanis Club Gallarate Gianluca Corti
Il Presidente Kiwanis Club Cremona Stradivari Francesco Lecchi

KC NOVARA MONTEROSA

Serata col pianista Simone PEDRONI  (25.11.2011)
Il Kiwanis Club Novara MONTEROSA ha trascorso una serata indimenticabile con Simone Pedroni, definito il “pianista dell’amore”, che, sebbene giovanissimo, ha già catturato la stima e la simpatia del pubblico in Italia e all’estero. Di origine novarese, si è diplomato nel 1990 col massimo dei voti, la lode e la menzione speciale presso il Conservatorio “Verdi” di Milano.
Nello stesso anno è risultato vincitore del secondo premio al Concorso “Rubinstein” di Tel Aviv, ripetendosi e migliorando, sempre nel 1990 con l’aggiudicazione del primo premio al Concorso “Queen Sonja” di Oslo, mentre l’anno successivo ha vinto la Gold Medal ed il premio di musica da camera alla IX Edizione del Concorso Van Cliburn in Texas.
Solista con numerose orchestre in Italia e fuori, ha suonato con i direttori più noti e prestigiosi del firmamento musicale in tantissimi teatri sparsi in tutto il mondo. Ha partecipato a numerosi recital ed ha effettuato molte tournée, due delle quali in Giappone nel 1999 e nel 2000. Attualmente è pianista “in residence” all’Orchestra Sinfonica “Verdi” di Milano. Nel 2011 ha partecipato alle celebrazioni del centenario della nascita di Nino Rota con l’Orchestra “Verdi”, eseguendo per la prima volta il concerto per pianoforte e orchestra di Luis Bacalov, scritto per Pedroni e diretto dall’autore. Vasta è anche l’attività di incisione di dischi, da cui ha riscosso ogni volta lusinghieri successi di pubblico e di vendite. Alla serata del Kiwanis Monterosa, svoltasi presso l’Auditorio “Olivieri” del locale Conservatorio “Cantelli”, è intervenuto un folto pubblico, richiamato dalla fama dell’artista, che ha riempito ogni ordine di posto.
Il programma musicale proposto prevedeva brani di Chopin, Debussy e alcune colonne sonore di film composte da Nino Rota.
Prima di iniziare, il Maestro Pedroni ha fornito qualche indicazione sui brani e sugli autori, soffermandosi, in particolare, su Rota e sui morivi artistici che hanno determinato l’inclusione dell’autore contemporaneo nel programma.
Pedroni ha messo in evidenza la straordinaria facilità compositiva e la vena melodica di Rota, le forme volutamente semplici delle sue opere e lo stile limpido della sua poetica musicale, caratteristiche manifestatesi sin dalle prime composizioni giovanili. Questa versatilità lo portò a collaborare con molti registi di diverse tendenze, per i quali compose indimenticabili colonne sonore, meritando l’Oscar.
La musica di Rota, ha concluso Pedroni, è priva di ogni componente problematica e lo rende disponibile ai recuperi della tradizione operistica e strumentale romantica. Per questi motivi non è stata una forzatura accostare Rota ad autori classici.
Un silenzio attento ha pervaso la sala per poter meglio gustare le cascate di note sprigionantisi sotto le agili dita del Maestro.
Un’ovazione ha salutato la conclusione della serata, ma prima di congedarsi, Pedroni ha voluto regalare un brano di Chopin ed uno di Rachmaninov.
Un’ultima notazione riguarda il ricavato della serata, che sarà devoluto al Reparto di Oncologia dell’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara. (a.l.)

 

KC NOVARA MONTEROSA

Conviviale con relatore 11-11-2011

Il Kiwanis Club Novara MONTEROSA ha ospitato il Dott. Carlo Accornero, Presidente del Novara Calcio, accompagnato da Don Franco Finocchio, assistente spirituale della squadra, e dalla Dott.ssa Manuela Calcagno, responsabile dei rapporti istituzionali.
La serata è iniziata con la proiezione dei gol più significativi ed importanti che hanno consentito agli azzurri novaresi di approdare in Serie A, da cui mancavano da circa cinquant’anni.
Il Presidente Accornero ha messo subito in evidenza l’entusiasmo con il quale il territorio ha vissuto l’exploit della squadra e la segue costantemente nella sua avventura.
E’ passato poi a tracciare il percorso compiuto negli ultimi anni, a cominciare dal 2007, quando la Società Novara Calcio entrò nella disponibilità di una affermata famiglia di industriali, decisi a lasciare la propria impronta anche in campo sportivo.
Il progetto si fondò su alcuni punti essenziali:
- inserire la società in un gruppo affiatato e coeso per poter raggiungere determinati traguardi;
- investire in strutture per consentire di migliorare le prestazioni;
- aprire le porte dell’attività sportiva ai giovani;
- creare un team di giocatori professionisti, ai quali garantire vantaggi economici proiettati nel futuro.
Come primo atto, furono avviati gli investimenti con l’acquisto di una vasta tenuta a pochi chilometri da Novara, dove una vecchia cascina, impreziosita da un mulino ad acqua risalente al medio evo, come tanti altri che si vedono nelle campagne novaresi, fu adattata a ristorante e centro di ospitalità.
Le trattative per l’acquisto si conclusero in “un quarto d’ora”, ha svelato il Presidente, non nascondendo la soddisfazione per l’affare, ma anche per sottolineare il massimo accordo che animava i soggetti, decisi a realizzare qualcosa d’importante e di duraturo.
Il complesso attualmente comprende, oltre al ristorante, diversi campi di calcio per gli allenamenti, palestre, locali per i trattamenti di fisioterapia, e infine una struttura alberghiera da 140 stanze e un centro congressi tra i più grandi e attrezzati dell’Italia settentrionale.
Il complesso, denominato Novarello, permette di trascorrere momenti di completo relax ed offre livelli massimi di efficienza e di partecipazione, ha con orgoglio affermato il Dott. Accorsero. A Novarello si può accedere liberamente senza bisogno di tessere o di permessi e si può assistere anche alle partite di rifinitura della prima squadra il giorno prima dell’incontro fissato dal calendario.
Lo staff sportivo, composto di numerosi professionisti, cura particolarmente anche i giovani, provenienti da diverse regioni d’Italia. Attualmente ne sono ospitati una quindicina, ma il numero è destinato ad aumentare. La Società assicura ad essi assistenza tecnico-sportiva e medica, allestisce corsi formativi ed educativi, li segue nei diversi percorsi scolastici. In questo contesto si inserisce la figura di Don Franco, che segue i ragazzi e soprattutto li fa sentire come a casa propria.
In due anni inoltre è stato creato un gruppo di giocatori professionisti che hanno vinto tutte le competizioni a cui hanno partecipato, incoraggiati dalla vicinanza e dall’entusiasmo dei Novaresi.
Affetto, interesse, simpatia sono le note caratteristiche dell’impatto col pubblico, ha detto il Presidente, soggiungendo di essere stato sommerso da SMS in occasione della promozione in Serie A della squadra, tutti con il medesimo ritornello: “Sono orgoglioso di essere di Novara”.
La promozione ha comportato una serie di problemi organizzativi, sportivi, di strutture a cominciare dallo stadio, valido di certo per i campionati minori, ma era inadeguato per la Serie A. Si è dovuto ricorrere a lavori di adeguamento importanti, da eseguire prima dell’inizio del campionato, per evitare di trasferire le partite sui campi di calcio di altre città. Il Novara, curiosamente, aveva indicato il campo del Palermo, come per dire: “Ce la faremo in tempo a fare i lavori richiesti”. A metà agosto, cioè in due mesi i lavori furono ultimati e la capienza dello stadio, tra l’altro, fu portata a ventimila posti.
Avviandosi alla conclusione, il Dott. Accorsero ha voluto mettere in evidenza la fattiva collaborazione con la Provincia e il Comune di Novara, dove gli amministratori, sebbene appartenenti a schieramenti politici differenti, si trovano accomunati nel tifare Novara.
La Società ha ripagato questa vicinanza scegliendo sponsor del territorio, anche con qualche rinuncia economica, perché è indubbia e rilevante la visibilità che offre la Serie A con milioni di spettatori sui campi di calcio di tutta Italia, di telespettatori davanti alla TV e di lettori di giornali, specialmente di quelli che si occupano di sport.
Il Presidente ha ringraziato il MONTEROSA per l’opportunità offertagli di parlare della sua squadra a dimostrazione dell’amore che la lega alla città ed ha concluso rivelando un progetto, già in fase avanzata, per la creazione della Fondazione Novara Calcio in modo da rendersi più autonomi.
Numerose sono state le domande poste, non solo di carattere sportivo, ma anche di curiosità, sulla giornata del calciatore durante la settimana, sui motivi che hanno determinato di dotare il campo di erba sintetica, che ha rappresentato il primo esperimento in Serie A, cui oggi altre squadre stanno aderendo, in che modo si svolgono i rapporti con gli organi federali, fino a quale limite possono spingersi le eventuali contestazioni agli arbitri, giudici unici e inappellabili di una partita di calcio. (a.l.)

Commemorazione dei defunti

6 Novembre 2011 
I soci del Kiwanis Club Novara MONTEROSA si sono riunititi presso l’Oratorio S. Martino di Ponzana per la commemorazione dei defunti, come ormai è tradizione consolidata.
Ha celebrato la santa messa don Dino Campiotti, Direttore della Caritas diocesana e socio onorario del Club, che ha accolto gli ospiti in qualità di Direttore di Casa Shalom, casa-alloggio per malati di AIDS, che ha fondato una ventina d’anni fa, di cui l’oratorio fa parte: un’oasi d’amore e di solidarietà.
La costruzione risale al XII secolo, impreziosita da bellissimi affreschi del XVI secolo, riemersi sotto uno scialbo di strato di calce, quasi integri su tutta la volta, mentre sono irrimediabilmente perduti quelli lungo le pareti. Di recente sono stati sottoposti ad un delicato lavoro di restauro, che li ha portati nuovamente in vita.
La chiesetta era luogo di sosta sulla Via Francigena per i pellegrini, che si recavano a Santiago de Compostela prima di guadare, una decina di chilometri più a nord-ovest, il fiume Sesia, che da sempre delimita i confini dei territori di Novara e di Vercelli.
Tra gli affreschi è visibile quasi interamente quello che riproduce il Beato Giovanni da Capestrano, nato in Abruzzo alla fine del 1300, che dopo aver studiato con ottimi risultati diritto a Perugia, conquistò tale notorietà da esser eletto, all’inizio del ‘400, governatore di quella città. E’ ripreso senza aureola, perché fu canonizzato all’inizio del XVIII secolo, mentre gli affreschi sono anteriori.
Durante una sommossa fu imprigionato e nel buio e nel silenzio della cella ebbe il tempo di meditare e di pregare. Uscito di prigione, dimostrò di essersi convertito a seguito della visione di S. Francesco e decise di entrare in convento. Poiché era sposato con la figlia di una ricca ed importante famiglia del posto, chiese la dispensa dall’impedimento del matrimonio e, ottenutala, decise di entrare nel convento dei frati minori, ai quali si presentò a dorso di un asino recando ben evidente una lista con l’elenco dei suoi peccati più gravi, tra i lazzi e gli insulti dei bambini.
Nella vita monastica sotto la guida di S. Bernardino da Siena si comportò in maniera estremamente austera, facendo sacrifici e rinunce.
Ricoprì anche incarichi pubblici importanti e, dopo caduta di Costantinopoli nel 1453 ad opera dei Turchi, predicò una crociata contro di essi allo scopo di combattere la minaccia dell’islam. Riscosse un buon successo in Ungheria, dove si pose alla testa dei soldati, che guidò alla vittoria, liberando Belgrado dall’assedio.
Il diffondersi di una violenta epidemia, forse a causa dei numerosi cadaveri di soldati rimasti insepolti, colpì anche fra Giovanni da Capestrano, che ne morì nel 1456.
Dopo la celebrazione della messa gli ospiti di Casa Shalom hanno voluto donare ai soci del Monterosa alcune piantine di erbe, che essi stessi coltivano nell’orto adiacente all’oratorio. (a.l.)