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KC Novara

Globalizzazione ovvero lo scenario del “mondo futuro”.

L’ambizioso programma annuale di prefigurare quale futuro e benessere è legittimo aspettarsi per gli adolescenti di oggi ha preso avvio con un incontro dedicato alla globalizzazione.
Protagonista di questo primo incontro del “ciclo” Una visione sul futuro: quale benessere? è stata la prof.ssa Alessia Amighini, docente della Facoltà di  Economia dell’Università del Piemonte Orientale, il cui Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa si è impegnato a garantire la prestigiosissima partnership.

Il fenomeno della globalizzazione -  ossia dell’integrazione dei mercati dei beni, dei servizi e dei capitali - nasce nella seconda metà del 1800 auspice una serie di innovazioni tecnologiche che la Relatrice ha individuato nell’enorme riduzione dei tempi di navigazione dovuta alla costruzione di navi robuste e veloci, con scafo in ferro ed elica sommersa; poi nel dimezzamento della durata dei viaggi sud-est asiatico/Europa, grazie all’apertura dei canale di Suez e, infine, il passare dalle settimane ai minuti per le comunicazioni transcontinentali grazie al telegrafo.

Il configurarsi del fenomeno globalizzazione si è enormemente accentuato nei decenni intorno alla metà del 1900 sulla scorta di altre determinanti innovazioni tecnologiche: la diffusione del telefono e soprattutto, negli anni sessanta, l’elaborazione elettronica delle informazioni.

Il terzo e grande sviluppo del processo di globalizzazione è stato determinato dalla liberalizzazione mondiale degli scambi, concretizzatasi con l’istituzione del WTO (Organizzazione internazionale per il commercio) e dall'adozione del GATT (Accordo generale sulle tariffe e il commercio, adottato dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite) che hanno costituito i grandi presupposti  perché numerosi paesi asiatici, centro- e sud americani trasformassero i loro modelli di sviluppo economico, potendo cogliere le nuove opportunità offerte dall’aumentata possibilità di partecipare ai flussi commerciali mondiali.

L’analisi e le relative riflessioni si sono infine sviluppate intorno alle implicazioni in termini di strutture economiche che purtroppo vedono il paese Italia lontano dalla prime posizioni a causa di perdita di produttività, indebolimento quali-quantitativo delle grande impresa, condizioni ambientali sfavorevoli del “fare impresa” e modesto valore diffuso del capitale umano, causa inadeguatezze del sistema educativo.

Come annotazione conclusiva a sé stante si può ricordare quanto raccontato da Helmut Schmidt, ex Cancelliere della Repubblica tedesca, che ha scritto di aver capito che cos’è la globalizzazione quando ha saputo che un ingegnere indiano, poco più che ventenne, ha mandato via internet a una Casa automobilistica tedesca il progetto di un nuovo motore, e che nel giro di tre giorni ha ricevuto un sms che diceva: domani mattina prendi il primo aereo che parte e vieni qui per costruire il nuovo motore insieme. Forse sono tutti qui i paradigmi del “mondo futuro” che attendono gli adolescenti di oggi: necessità di un’istruzione qualitativa, fiducia nel proprio talento innovativo, coraggio e capacità di realizzare i progetti.

Novara, 12 novembre 2012.
 


del 21/11/2012

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE FONDATA NEL 1915 A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ E DEI BAMBINI

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