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KC Panormo - 17.10.2014

Il 17 ottobre 2014 presso il Grand Hotel et Des Palmes si è svolto il Convegno " We build beyond...Lampedusa " e l' Europa resta a guardare. La manifestazione è parte integrante del Progetto che vede protagonista il Club Panormo come capofila della Divisione Sicilia 6 .

La Chairman del Progetto Carola Vincenti ha focalizzato la sua attenzione sullo scenario che ormai da troppo tempo si rappresenta sul Mar Mediterraneo che dalla storica vocazione di mare di vita si è trasformato in mare di morte con gravi responsabilità politiche dell' Europa che ha scelto di chiudere gli occhi. Assiste inerme spettatrice alle tante tragedie che nel nostro Mediterraneo si consumano. C'è stato un momento in cui il dramma è stato ancor più violento, un forte pugno sullo stomaco ha colpito quegli uomini e donne capaci di avere ancora sentimenti. Ci si riferisce a quel triste 3 ottobre 2013 in cui c'è stata un'ecatombe causata da un naufragio di un barcone stipato fino all'inverosimile in cui 368 esseri umani, tra cui molti bambini non giunsero all'agognata terra promessa, ma trovarono la morte. E' stato questo il momento in cui noi kiwaniani della Divisione Sicilia 6 con il Luogotenente Gaetano Martorana, con Carola Vincenti e con i soci dei nostri Club abbiamo pensato che non potevamo assistere in silenzio, ma dovevamo agire. Da qui l'idea del progetto " We build beyond ...Lampedusa. " Perchè questo titolo? Perchè questo è il suo manifesto, ha in sé quelle finalità che vogliamo perseguire: costruire una comunità libera e multietnica dove potere vivere in pace. Questa la motivazione per cui abbiamo pensato a questo progetto che è la continuazione del motto ufficiale adottato nel 1920 dalla nostra organizzazione " We build ". Abbiamo aggiunto Lampedusa. Essa rappresenta una metafora, perché questa splendida isola significa solidarietà, interazione, intercultura, rispetto. Possiamo ben dire che Lampedusa possa essere rappresentata come sinonimo di alcuni no: no alla discriminazione, no alla paura e nel contempo assume l' invito ad andare oltre.

Certo noi viviamo in questa terra e verifichiamo come tutti quali sono i pregiudizi e le paure. Oggi c'è la paura di Ebola, terribile malattia, ma siamo nel ventunesimo secolo, cioé in un mondo globalizzato in cui le distanze non esistono più, si coprono migliaia di chilometri nell'arco temporale di ore. Quindi i contagi possono arrivare in mille modi e non tanto per i migranti che, detto per inciso, arrivano nelle nostre coste dopo tanti giorni di viaggio. Ed allora nostro compito dev' essere quello di concentrare le nostre energie affinché la comunità scientifica trovi i giusti antidoti, dare la giusta informazione ed evitare che avvengano episodi irrazionali.

Carola ha proseguito nella sua articolata analisi ed avviandosi alla conclusione del suo intervento ha voluto informare di un'azione concreta che il nostro progetto prevede : la creazione di un poliambulatorio multispecialistico .

E' seguito l'intervento del Prof.re Fulvio Vassallo Paleologo, docente all' Università di Palermo che ha soffermato la sua attenzione sul concetto di diritto di asilo. Ha ben delineato le località da cui provengono i tanti migranti. Essi fuggono da terre dominate da dittatori, sono vittime di guerre civili e quindi condannati a vivere un' esistenza non degna di rispetto della vita umana.

Successivamente è intervenuta la mediatrice culturale Yiodit Abrah che ha parlato della sua esperienza maturata nel porto di Palermo divenuto approdo delle navi impegnate nell' Operazione " Mare Nostrum ". Ha sottolineato l' importanza del suo ruolo .

Quindi è intervenuto Don Enzo Volpe che con semplicità, ma acutezza ha fatto un quadro sociologico delle nostre realtà ed in particolare di quella dei tanti migranti che risiedono nella zona in cui ricade il centro da lui diretto. Senza addentrarsi in particolari che potevano essere anche scabrosi, ha rappresentato la vita delle tante migranti, spesso giovani nigeriane costrette a prostituirsi .

Il giornalista Alberto Samonà ha soffermato la sua attenzione sulla paura della trasmissione di malattie che i migranti possono trasmettere. Ha affermato con cognizione di causa che questa è solamente mero pregiudizio, che molte malattie invece le prendono appena giunti nelle nostre terre. Continuando nel suo intervento ha posto la sua attenzione su una grave inadempienza posta in essere dall' Europa non dando attuazione ai risultati della Conferenza di Barcellona del 1995 , che prevedeva l' entrata a regime nel 2010 dell' Area Euromediterranea di libero scambio.

Ha quindi soffermato la sua attenzione sull' Operazione Mare Nostrum che ha avuto il grande merito di avere salvato migliaia di vite umane. Ormai tale Operazione si avvia alla sua conclusione. Verrà sostituita da" Tritone" che sarà gestita dall' Unione Europea.

E' stato successivamente il momento della tavola rotonda magistralmente coordinata da Benedetto Cassarà ove gli intervenuti hanno espresso ulteriori precisazioni.

Ha concluso Carola ringraziando i relatori e i numerosi partecipanti. Carola ha dato la notizia che la Fondazione Internazionale del Kiwanis ha ritenuto valido il Progetto e corrispondente ai principi Kiwaniani dando il massimo del contributo.

Aldo Leone

 

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