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Ospite del Kiwanis Club Novara MONTEROSA nella serata del 21 novembre scorso è stato il dottor Alberto Guaragna, esperto di trasporto e autore di numerosi progetti sulla sicurezza e controllo dei treni, realizzati in Italia e all’estero.

Ha esordito raccontando la storia della TAV, iniziata negli anni 20-30 del secolo scorso, per sopperire, oltre che agli spostamenti delle persone per motivi di lavoro, anche per esigenze di tempo libero tra due delle città più industrializzate d’Italia, Torino e Milano. Nell’attuale tracciato della TAV, in fase di realizzazione, sono state attuate nuove invenzioni del settore  ed è stato fatto  ricorso a nuovi materiali.

Ciò ha comportato un diverso contatto con l’ambiente, un aspetto che prima era stato poco considerato. Negli anni 60 l’idea dell’Alta Velocità registrò un impulso esplosivo, perché la nuova società, nata dalla guerra, chiedeva la ricostruzione delle strutture e il loro ammodernamento, ma anche la velocità negli spostamenti, forse anche a detrimento della salvaguardia dell’ambiente. Il primo tracciato della nuova linea ferroviaria, che già richiede di essere aggiornato, fu la tratta Roma-Firenze.

Nella progettazione in questo campo bisogna tener conto di numerosi fattori, primo fra tutte le caratteristiche del territorio interessato, che, come quello italiano, è fatto di alture e avvallamenti, che sono parte integrante di ogni struttura. Alcune opere hanno attirato l’attenzione di altri Paesi, che hanno inviato loro esperti per studiarle, specialmente quelle relative alla costruzione di ponti, come è possibile ammirare percorrendo alcune tratte. La realizzazione di ponti con campate uniche hanno consentito di scavalcare fiumi e avvallamenti di grandi distanze, come il ponte di Piacenza che è lungo oltre un chilometro.

Questi ponti sono caratterizzati dalle arcate che sono rivolte verso l’alto e non verso il basso e rappresentano anche scenograficamente uno spettacolo da osservare. A Bologna è stato realizzato un centro che controlla i percorsi dei treni da Torino fino alla Sicilia per l’interra loro missione . Sono scomparsi i semafori, consentendo un elevato stato di sicurezza.    

Oggi i treni che materializzano l’Alta Velocità sono la Freccia Rossa e l’Italico, la cui idea nacque tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli 80.

Ma il progresso corre veloce perché oggi si stanno realizzando nuovi sistemi per diminuire se non abbattere i rumori. A Vignale di Novara è in funzione in fase sperimentale un sistema del genere. È in corso di realizzazione un sistema per il controllo dei treni della tratta Rotterdam-Genova. Inoltre per rispettare l’ambiente il percorso Firenze–Bologna è stato costruito per l’intera tratta in galleria dove sono stati previsti diversi punti di esodo in caso di fermata dei treni per avaria.  Nell’effettuare questi lavori bisogna tener conto che lo spostamento dei binari non deve superare i 4 centimetri, altrimenti è fuori dello standard consentito.

Avviandosi alla conclusione il relatore, rispondendo ad alcune domande, ha detto che la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina è sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Sulla TAV in Valle Susa ha precisato che bisogna accelerare i tempi, perché diversamente i progetti alla fine dei lavori risulteranno già vecchi.Quando fu lanciata l’idea del tunnel sotto la Manica sembrò una utopia, ma oggi non se ne può fare a meno, perché i trasporti sono stati sempre, sin dall’antichità, delle incubatrici dell’economia e del commercio. (a. l.) 

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AdmirorGallery 4.5.0, author/s Vasiljevski & Kekeljevic.
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