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KC Genova Columbus - Le nuove frontiere della medicina e le biobanche pediatriche  

Pubblicato da: Rosalba Fiduccia | KC Genova Columbus |  Letture: 3204

KC Genova Columbus - Le nuove frontiere della medicina e le biobanche pediatriche
Visita ufficiale del Governatore e consegna del Premio Lady Kiwanis a Mariella Maniscalco

Luciano Giacomini (Chair area Nord dell’Osservatorio per i Diritti dell’infanzia e Cyberbullismo) e Luigi Pampana Biancheri (Presidente del Club) hanno coordinato la vista ufficiale del Governatore Antonio Maniscalco in coincidenza con una conviviale veramente importante ed attuale svoltasi il 2 luglio 2016 presso il Ristorante Zeffirino a Genova sul tema
LE NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA E LE BIO-BANCHE PEDIATRICHE
Ospite e relatore la prof. Luisella Battaglia, Professore Ordinario di Filosofia Morale e Bioetica, Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Bioetica.

Le Bio-banche pediatriche sono uno dei service distrettuali del Kiwanis Distretto Italia San Marino, fortemente voluto dal prof. Antonio Maniscalco, Governatore del Distretto, che è intervenuto accompagnato dalla moglie, la signora Mariella.
Alla relazione della prof. Battaglia hanno fatto seguito gli interventi di:
Dott. Mauro Carluccio, ricercatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri;
Avv. Marco Orefice, Consigliere ARMR (Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare ONLUS, Ranica, Bergamo) Luogotenente Governatore della Divisione 16-Lombardia 2 del Kiwanis;
Dott. Kamran Akhavan Sadeghi, medico dentista che si occupa in prevalenza di odontostomalogia pediatrica, prof. a.c. in Ortognatodonzia ed in Clinica Odontostomatologica, Presidente del Cenacolo Odontomatologico Ligure, Vice Presidente del Kiwanis Club Genova Columbus, il quale ha presentato il progetto di un possibile service teso ad avvicinare i bambini alla prevenzione dentale.
Il Governatore Antonio Maniscalco ha ribadito la missione del Kiwanis con i Service rivolti ai bambini invitando il dott. Sadeghi a sviluppare il suo programma sull’odontostomalogia pediatrica e darne visibilità nella prossima Convention Distrettuale a Foligno, Progetto “POI” (Prevenzione Odontoiatria Infantile).
Erano presenti tra gli altri soci ed amici:
la dott. Franca Dürst Erede (Presidente Fondazione Prof. Michele Paolo Erede, Presidente per la Provincia di Genova di FEDERSPEV, presidente eletto del KC Genova Columbus), la prof. Ida Li Vigni, la dott. Alessandra Fabbri, il Past President del Lions Club Imperia Dott. Gaetana Isgrò ed il dott. Giovanni Sturlese, la Dott. Rozita Shaghaghi Z., la prof. Virginia Capelli, l’ing. Achille Roberto, Tiziana Gatto, Antonella Bongiorno, Si ringraziano in modo particolare il dott. R. Armanino e la Dott. M.G. Soave per la collaborazione.
Molto apprezzata in particolare la presenza del prof. Dino Cofrancesco, già Professore Ordinario di Storia del Pensiero Politico dell’Università di Genova.

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Ci fa piacere allegare anche un sunto dell’intervento del Prof. Luisella Battaglia
Le nuove frontiere della medicina e le biobanche pediatriche
Oggi le banche sono fonte di costanti preoccupazioni, identificate talora con una minaccia da cui difenderci, se non con un nemico da abbattere. Proviamo, invece, a concentrarci su un altro tipo di banche che potremmo definire “banche di vita” in quanto favoriscono la ricerca e mirano alla tutela della salute. Stiamo parlando di “biobanche”, una realtà destinata ad assumere un’importanza crescente nella nostra vita per le prospettive che ci apre. Pensiamo, ad esempio, alla medicina predittiva che, avvalendosi degli apporti della biologia e della genetica, è in grado di offrirci informazioni sul nostro futuro, sulle patologie ad insorgenza tardiva che potremmo sviluppare, o alla farmacogenomica che ci consentirà, a partire dalla lettura dei nostri dati genetici, di prevedere le reazioni individuali ad un determinato farmaco e quindi di personalizzare le cure. Non solo. Lo studio delle sequenze genetiche potrà consentire di curare malattie gravi e invalidanti. Le grandi potenzialità contenute in tali indagini stanno infatti nella possibilità di identificare le funzioni svolte da un particolare gene, in ogni fase dello sviluppo, e quindi di intervenire per correggere geni difettosi attraverso una terapia appropriata.
In questo quadro si collocano le biobanche, che non hanno alcuno scopo di lucro, e la cui funzione è di raccogliere e conservare campioni di tessuti umani e di materiale biologico da utilizzare per diagnosi e ricerche, in accordo con un codice di buon utilizzo e corretto comportamento, garantito da Comitati Etici e Università, in conformità con le linee guida dei documenti nazionali e internazionali. Il successo di tali ricerche, in vista delle applicazioni terapeutiche, si avvale della possibilità crescente di disporre di campioni biologici di persone con patologie genetiche o che manifestano variabilità nelle risposte ai farmaci. Le biobanche si sono costituite in tutto il mondo grazie alle donazioni dei malati, delle loro famiglie ma anche di volontari sani che, con grande senso civico, collaborano per lo sviluppo delle ricerche su malattie complesse, come la predisposizione per talune patologie oncologiche, le malattie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione, l’obesità. La Liguria, che ospita molte biobanche di qualità – presso l’Istituto Gaslini, l’IST, gli Ospedali Galliera e San Martino – è stata la prima regione italiana a riconoscerne la rilevanza con un atto amministrativo specifico, offrendo in tal modo un servizio ai ricercatori per lo sviluppo dei loro studi e per favorire la collaborazione internazionale tra i diversi gruppi di scienziati.
In ambito pediatrico assume particolare rilievo bioetico la questione del consenso informato che implica una responsabilità peculiare da parte dei genitori e dei medici, chiamati ad una comunicazione appropriata in relazione all’età e alla maturità del minore. Si dovranno pertanto tenere in considerazione sia il principio di autonomia - che chiede il coinvolgimento, nella misura possibile, del minore nelle decisioni che lo riguardano - sia il principio di beneficità - che impone di ‘fare il bene’ del soggetto e quindi di realizzare il suo migliore interesse.
Si potrà scegliere se dare un consenso limitato ad uno specifico tipo di indagine o ampliato fino a comprendere ricerche non ancora del tutto prevedibili ma che potrebbero rivelarsi fruttuose. Lo statuto del genoma umano è infatti valutabile a tre livelli: individuale, familiare, universale e per questo l’Unesco lo ha definito “patrimonio dell’umanità’, sia per sottrarlo ad ogni tentativo di commercializzazione, sia per sottolineare la necessità di rispettarlo anche a beneficio delle generazioni future. La ‘relazionalità’ dei dati genetici comporta quindi un forte riferimento alla solidarietà e alla valenza morale della donazione del materiale biologico, un bene prezioso che, oltre a dare un contributo alla ricerca, è anche un’assicurazione per il futuro dei nostri figli e nipoti. L’attenzione alla persona nella sua individualità, il rispetto della sua idea di salute e di ‘vita buona’, oltre a comportare un mutamento profondo nel sistema sanitario, si richiama ad un’etica della ‘cura’ fondata su un ‘patto di fiducia’ come modello cui la medicina dovrebbe ispirarsi.

Al termine della serata, Luciano Giacomini ideatore del premio INTERNATIONAL AWARD LADY KIWANIS ha consegnato il premio per l’anno 2015.2016 a Mariella Maniscalco, moglie del nostro Governatore.

Luciano Giacomini
(Chairman Public Relations and Communication)











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