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Kiwanis One Day: Il KC Chieti-Pescara parla agli adulti del cyberbullismo  

Pubblicato da: MFPellegrino | KC Chieti Pescara |  Letture: 1752

Kiwanis One Day: Il KC Chieti-Pescara parla agli adulti del cyberbullismo
Nel pomeriggio del giorno 1 aprile 2016, in occasione del Kiwanis ONE DAY, grazie alla preziosa collaborazione del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni e della dott.ssa Valentina Musa, sociologa e criminologa, si è tenuto l’importante convegno dal titolo: “PREVENIRE IL CYBERBULLISMO INFORMANDO GLI ADULTI”, in ottemperanza alle direttive distrettuali di affrontare questo importante tema come service nazionale.
Erano presenti per il Kiwanis Club Chieti-Pescara il Presidente Antonio Sorrentino, il Past President Mariarenata Di Giuseppe, il Presidente designato Nina Guarini ed il Segretario/Tesoriere Loredana Giannandrea, accolti con grande soddisfazione dai Dirigenti dell’Istituto ITCG Aterno-Manthonè di Pescara, che hanno mostrato grande disponibilità verso l’iniziativa culturale ed educativa del nostro club.
Prima del seminario, in un’aula magna gremita di professori e genitori attenti e fortemente interessati all’attuale problema sociale creato dalle nuove tecnologie, il Presidente del nostro club ha illustrato ai genitori ed ai professori della scuola gli scopi sociali del Kiwanis, le sue iniziative culturali rivolte ai problemi dell’infanzia e dell’adolescenza e le sue attività di raccolta dei fondi necessari per realizzare service locali, nazionali ed internazionali.
Il convegno è stato magistralmente aperto dal Sovrintendente Capo Antonio Deidda, il quale ha preliminarmente introdotto l’argomento illustrando i rischi della rete e, successivamente, consigliando i genitori ed i professori sui comportamenti più consoni da adottare per proteggere e difendere i propri figli e ragazzi dagli stessi. La miglior difesa senza dubbio è quella di stare al passo con i tempi, per quanto attiene alla conoscenza dell’uso dei social network, in modo tale da poter controllare le amicizie che il figlio può contattare attraverso la rete, e soprattutto quello di informarlo sui gravi danni che da essa possono scaturire.
Ha raccomandato ai genitori di responsabilizzare i figli sull’uso dei social network (telefonini, Computer ecc.) limitandone l’uso a poche ore al giorno e comunque dopo aver assolto agli obblighi quotidiani di studio. Occorre anche evitare pubblicazioni incaute di foto e filmini di adolescenti, che possono essere sfruttate da malintenzionati per fini illeciti, soprattutto per arginare il grave fenomeno della pedofilia.
Per quanto riguarda il Cyberbullismo, è necessario informare i ragazzi per un uso corretto e consapevole della rete e evitare di diffondere informazioni personali, immagini e filmini riportati su internet, per non rendersi facili vittime di gruppi di bulli. Questi ultimi, grazie alle informazioni ottenute dalla rete, compiono gravi atti perseguibili e sanzionabili penalmente: comportamenti persecutori (stalking), di violazione della privacy, di minacce, di ingiurie ed affini creando spesso danni psicologici anche gravi a chi li subisce, intaccando la fragilità emotiva dei minori e portandoli finanche al suicidio. E’ allarmante sapere che la seconda causa di morte in Italia è quella dei suicidi, sempre più numerosi in età adolescenziale.
Il secondo intervento è stato effettuato dalla dott.ssa Valentina Musa, sociologa e criminologa, che ha interessato in modo altrettanto brillante la platea, che è rimasta ad ascoltare con grande interesse i suoi consigli. Il suo intervento si è concentrato soprattutto sul comportamento degli adulti, i quali devono essere coerenti, per essere credibili e costituire un valido esempio per i giovani, non trattenendosi al computer ed al cellulare per ore ed ore. Inoltre ha posto l’accento sulla pericolosità di fornire informazioni personali in rete, perché questa non garantisce l’anonimato e si è rintracciabili.
Interessantissime e chiare le strategie consigliate per controllare i figli senza perdere la loro fiducia, accertandosi con discrezione di quanto accade nel loro mondo informatico, ad esempio disponendo il computer al centro della casa, al fine di sbirciare ogni tanto sul monitor, quando il figlio è sulla rete.
Ha ribadito quanto sia necessario ed utile acquisire la adeguata preparazione informatica, in quanto i ragazzi sono considerati nativi nel mondo digitale, perché tale tecnologia era già presente quando sono nati, mentre noi adulti siamo semplicemente degli immigrati, che hanno dovuto adattarsi al cambio generazionale dei nuovi sistemi di comunicazione.
Ancora una volta il Kiwanis Club Chieti Pescara ha avuto i complimenti per il lavoro svolto con passione e dedizione a favore della categoria sociale più indifesa: i ragazzi.











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