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mar 30
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KC Absolute CT Terra dei Ciclopi - Presentazione libro “La fortuna scenica di Luigi Capuana”  

Pubblicato da: MFPellegrino | KC Absolute CT Terra dei Ciclopi |  Letture: 1266

KC Absolute CT Terra dei Ciclopi - Presentazione libro “La fortuna scenica di Luigi Capuana”
Nella storica cornice del Coro di Notte dei Benedettini, promossa dall’Università degli Studi di Catania e dall’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano (Presidente Enzo Zappulla) in collaborazione con il Kiwanis Club Absolute – Terra dei Ciclopi (Presidente Daniela Simon Marino) e l’istituto del Nastro Azzurro, ha avuto luogo la presentazione del volume “La fortuna scenica di Luigi Capuana” (Ed. Sciascia) della giovane italianista Maria Valeria Sanfilippo.
A introdurre l’incontro, con un suggestivo excursus sulla gloriosa stagione aurea del teatro siciliano fra otto e novecento, è la studiosa Sarah Zappulla Muscarà, che ha coordinato relatori di eccezione.
A prendere per primo la parola è il critico Sergio Sciacca, il quale sottolinea che il volume della Sanfilippo è destinato tanto agli addetti ai lavori quanto al vasto pubblico, giacché “costituisce una pietra nello sviluppo della storia letteraria”. Il lettore comune ha infatti la possibilità di riappropriarsi della temperie del tempo, di rileggere una sorta di “diario della coscienza nazionale”, di un’Italia cosmopolita e di una Sicilia in stretto rapporto con l’Europa.
A seguire l’intervento della linguista Rosaria Sardo, che ha messo a fuoco il teatro dell’epoca come privilegiato “spazio mediatico”, insistendo sui processi di produzione, ricezione e fruizione dei testi capuaniani, che riportano alla luce l’annosa questione della lingua, le dinamiche tra locale e nazionale, le coraggiose scelte linguistiche del Capuana.
Vibrante la lettura di brani tratti dal volume ad opera dell’attore Agostino Zumbo.
Edito per i tipi della raffinata casa editrice Salvatore Sciascia, con una prefazione a firma Sarah Zappulla Muscarà e in copertina un suggestivo dipinto di Mario Attilio Cristaldi, il volume traccia un puntuale, ricco, documentato itinerario della fortuna scenica del teatro in lingua e in dialetto di Capuana, costellato di successi (è il caso di commedie in dialetto quali Malìa e Lu Paraninfu, molte delle quali divenute cavalli di battaglia di intere generazioni di compagnie), ma pure di rovinosi fischi (è la sorte toccata a commedie in italiano quali Il piccolo archivio, Serena, Gastigo, Ribelli).
Dal debutto di Giacinta nel 1988 al Teatro Sannazzaro di Napoli a Quacquarà, andata in scena postuma alla morte dell’autore nel 1916 al Teatro Alfieri di Torino, è possibile immergersi nella febbrile attività drammaturgica del Capuana. A nudo ingranaggi e dinamiche del mondo dello spettacolo coevo, gli orientamenti di una società composita espressi da “penne” di primo piano (Edoardo Boutet, Annibale Gabrielli, Stanislao Manca, Gaetano Miranda, Domenico Oliva, Giulio Piccini, Eugenio Torelli e molti altri nomi illustri celati da pseudonimi). Il meticoloso e sistematico spoglio di quotidiani e riviste a cavallo fra Otto e Novecento, condotto presso le emeroteche di Archivi e Biblioteche di svariate città italiane (fra le altre Bologna, Catania, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino), ci restituiscono il giudizio della critica, le reazioni del pubblico, il clima culturale dell’epoca.









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