Kiwanis Distretto Italia-San Marino

Il 6 maggio u.s., nel salone comunale di Camporotondo Etneo, il Kiwanis Club Etneo, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, con il Builders Club della stessa scuola e con la Polizia di Stato, ha organizzato un incontro con i ragazzi della scuola media per trattare lo scottante tema del “Cyberbullismo”, materia di grande attualità nonché service distrettuale di quest’anno sociale.
L’incontro, voluto dal Presidente del Club Carmelo D’Arrigo è stato tenuto dall’assistente della Polizia di Stato Luca Mammano in forza al Dipartimento della Sicilia Orientale della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Erano presenti alla manifestazione l’immediato past Governatore del Distretto Italia San Marino Elio Garozzo, il presidente del Builders club “Elio Vittorini” Omero Mazzone, l’Adviser del Club dei giovani prof.ssa Daniela Licandro, il corpo insegnante, la Presidente del Club Catania Etna Mariuccia Di Pietro, molti soci e, soprattutto, i ragazzi della locale scuola media.
Dopo l’esecuzione dell’inno nazionale, cantato dai ragazzi e da tutti i presenti, magistralmente diretti dall’insegnante di musica prof.ssa Marisa Pavone, il relatore, presentato da Elio Garozzo, ha iniziato il suo interessantissimo intervento.
Il Mammano ha saputo tenere l’uditorio in maniera encomiabile, ha trattato l’argomento servendosi del racconto di gravi episodi di cyberbullimo che hanno condotto alcune vittime, addirittura, al suicidio.
Con parole semplici ma altamente efficaci, ha spiegato ai ragazzi quali sono i pericoli e le insidie nascoste nel web ed i reati che possono essere commessi con l’uso improprio di internet.
Lo stesso Mammano ha messo in guardia i giovani e soprattutto le giovani ragazze dal pericolo che corrono quando postano le loro foto su Facebook e come queste immagini possono subire da parte di persone senza scrupoli o anche da altri ragazzi incoscienti, manipolazioni che portano al cyberbullismo ed arrecano gravi conseguenze non solo psicologiche alle vittime.
I giovani uditori, alla fine dell’incontro, erano un poco impauriti da quello che avevano appreso ma certamente più coscienti del pericolo che possono correre dall’uso improprio del computer.
Antonio Sciuto