Kiwanis Distretto Italia-San Marino

Il KC Chieti-Pescara ha svolto, nella serata di sabato 19 marzo 2016, nell’accogliente Parc Hotel Villa Immacolata di Pescara, un interessantissimo convegno diretto ad informare gli ADULTI, sul sempre più grave problema sociale dell’OBESITA’ INFANTILE dal titolo: “MENS SANA IN CORPORE SANO - PREVENIRE L’OBESITA’ INFANTILE INFORMANDO GLI ADULTI’”, realizzato secondo le direttive internazionali del service PRIORITY ONE.
Il KC Chieti-Pescara ha ritenuto opportuno, importante, utile e giusto realizzare il SECONDO convengo sull’OBESITA’ INFANTILE, questa volta SENSIBILIZZANDO ED EDUCANDO GLI ADULTI sul problema, in quanto sono coloro che DIRETTAMENTE si occupano dell’alimentazione e della nutrizione dei loro bambini.
Il convegno, di alto livello culturale, ha interessato un progetto di nutrizione sull’obesità anche infantile portato avanti dal Prof. Alfredo Grilli (Docente della Cattedra di Biologia dell’Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara e dal suo staff); per la sua particolarità si sono occupati del problema, oltre al biologo, anche due psicologhe ed una filosofa, tutte eccellenti esperte: la Prof.ssa Giovanna Campagna (Psicologa), la Prof.ssa Raffaella Tatangelo (Psicologa) e la Prof.ssa Cinzia Turli (Filosofa).
Il Presidente del KC Chieti Pescara Antonio Sorrentino ha introdotto il convegno illustrando le finalità del Kiwanis International, le attività di volontariato e solidarietà rivolte all’infanzia, all’adolescenza ed ai più sfortunati; ha inoltre relazionato sulla storia del Kiwanis e sulle nuove direttive che hanno esteso l’attenzione oltre che ai bambini, anche agli anziani ed ai disabili.
Il Prof. Alfredo Grilli ha dato al suo intervento il titolo: “mangia-figlio-mio-mangia” ed ha trattato gli indici di massa corporea, le percentuali di bambini obesi (sia a livello europeo che nazionale, precisando che l’Abruzzo con la più alta percentuale di obesità infantile), le conseguenze dell’obesità sia a livello psico-sociale che di salute. Ha proseguito spiegando l’aspetto chimico dell’alimentazione all’interno dell’apparato digerente, la differenza fra obesità fisica e cellulare, dando delle linee guida sull’alimentazione, al fine di far raggiungere ai propri figli il benessere fisico e mentale.
La Prof.ssa Raffaella Tatangelo, invece con il tema “Il bisogno di colmare un vuoto: l’adolescente e l’obesità”, ha affrontato gli aspetti psicologici del disturbo alimentare, indicando come cause dell’obesità il vuoto affettivo, i problemi della famiglia, la difficoltà di soddisfare i propri bisogni. Dunque, per curare un obeso è importante conoscere la famiglia di provenienza.
La Prof.ssa Giovanna Campagna, ha invece trattato “L’importanza del problema psicologico nei bambini obesi durante la dieta”, precisando che l’Italia è al primo posto in Europa per numero di bambini obesi. Ha messo in risalto la circostanza che l’obesità nei bambini può provocare insicurezza, depressione, ansia, isolamento sociale, bassa autostima, disagio corporeo; come conseguenza gli stessi possono venire derisi dagli altri e rimanere vittime di bullismo.
La Prof.ssa Cinzia Turli ha concluso il convegno con il tema “Non è una dieta…è un cambiamento”, precisando che la mente deve governare sul corpo e sulle emozioni, togliendoci dalla spirale dell’abitudine, così da modificare il proprio comportamento, oltre che nel modo di pensare e di amare il proprio corpo, anche nel modo di alimentarsi. Poiché siamo legati alle nostre abitudini alimentari, il cambiamento della nutrizione non deve essere percepito come una dieta, bensì come un atto volontario diretto al proprio benessere.
Il convegno è risultato un vero successo ed al termine delle relazioni, i presenti hanno posto numerose ed interessanti domande, incuriositi dalla novità della concezione di nutrizione derivante dal progetto universitario dissertato.
Al termine è stata consumata una cena a tema, molto particolare e gustosa.