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Rassegna stampa

Per la pubblicazione delle attività rivolgersi a
Rosalba Fiduccia
webmaster@kiwanis.it

 

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Per la pace e la salvaguardia dei beni culturali nel Mediterraneo.

Il 20 maggio alle ore 17,00 nell'auditorium dei Benedettini (Facoltà di Lettere dell'Università di Catania-Piazza Dante) si è tenuto  un convegno sulla pace e la salvaguardia del patrimonio culturale in Nord Africa e Medio Oriente. Come risulta dai quotidiani bollettini trasmessi dai media, l’attività dissacratrice sia della vita umana sia delle testimonianze plurisecolari delle interrelazioni tra i popoli del Mediterraneo è incalzante da parte di alcuni radicali gruppi religiosi.

In preparazione del convegno appena tenuto, su iniziativa dei professori Antonio Pioletti, Francesco Tomasello e Alfredo Petralia era stato redatto un appello, sollecitato da un documento del Dipartimento alle Antichità di Tripoli pervenuto al Prof. Tomasello, direttore della Missione Archeologica di Catania a Leptis Magna (Libia). Tale appello di solidarietà è circolato a linello nazionale e internazionale e tra i primi firmatari compaiono i kiwaniani Elio Garozzo (Governatore Kiwanis-Distretto Italia SM), Giuseppe Spampinato e Roberto Suma (KC CT-Etna, Epifanio Giuffrida (KC CT-Mediterraneum) e Francesco Tomasello (KC Catania Est). 

Nel corso dell’affollatissima riunione tenuta nella prestigiosa sede dell’Università, sui temi relativi all'appello sono intervenuti il Magnifico Rettore, Paolo Matthiae, con un intervento introduttivo generale sullo stato della drammatica questione, i presentatori dell’appello, relatori stranieri ed italiani, tra cui Elio Garozzo, Governatore del K Distretto Italia. Il Governatore, nel quadro operativo dell'appello, oltre a portare la solidarietà del Kiwanis, ha ventilato la possibilità un’iniziativa a livello del Kiwanis Distrettuale ed Europeo per formulare assieme ad altre associazioni Onlus un’ ipotesi di progetto, volto, soprattutto, a borse di studio destinate a studenti e operatori nel campo dei Beni culturali del Nord-Africa. Peraltro, il  KC Catania Etna risulta gemellato con il KC Tunisi.

A livello territoriale, tutte le istituzioni e le associazioni si intendono attivare per dare un contributo fattivo alla normalizzazione degli assetti socio politici e culturali e al contrasto alle radicalizzazione in atto.  

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“Riappropriarsi dei beni culturali della propria città”. Il teatro romano di Catania.

Per molti dei soci la scoperta di questo antico monumento catanese è avvenuta Domenica 24 maggio alle ore 10,00. Il presidente Francesco Tomasello ha fatto da competente guida agli amici attraverso la cavea e gli ambulacri, fino alla Casa Liberti che ospita un piccolo Antiquarium con i reperti provenienti dallo scavo dell’edificio. L’evento culturale è stato generosamente ospitato dalla Direttrice del Parco Archeologico di Catania.

Le connotazioni e le fasi di questo vasto edificio per lo spettacolo romano sono state ampiamente illustrate percorrendo i bui corridoi sottostanti le gradinate e affacciandosi dalla summa cavea verso l’orchestra, ora piacevolmente invasa dalle acque del fiume Amenano. Il socio Lello Puglisi , incalzato da domande, si è prestato a sottolineare alcune delle peculiari caratteristiche costruttive antisismiche della struttura romana.

La piccola esposizione dei marmi ospitata alle spalle della scena ha consentito di focalizzare, inoltre, la ricchezza degli apparati decorativi in marmi provenienti dalla Sicilia e dall’Egeo. Nell’Antiquarium ospitato nella Casa Liberti, in cima alla cavea, si sono potute ammirare le testimonianze materiali (ceramica, lucerne, monete) della lunga vita dell’edificio a partire dal periodo greco (il primo impianto teatrale), a quello romano (ristrutturazione totale), a quello medievale e moderno, che ha visto dopo il terremoto del 1600 la chiostra delle gradonate occupate da edifici di abitazione. Casa Liberti costituisce l’ultima delle piacevoli e ricche abitazione ottocentesche come testimoniano le suppellettili ancora conservate e le pitture dei soffitti; dai suoi balconi ci si affaccia anche sulla casa natale di V. Bellini, ora Museo.

Il gruppo dei “turisti” kiwaniani si è trasferito, infine, nella vicina piazza Mazzini per ammirare alcune delle colonne attribuite al portico che chiudeva in antico la parte sommitale della cavea del teatro … ma soprattutto per rinfrancarsi davanti ad una tavola imbandita con prelibatezze catanesi.

 

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Inaugurazione distrettuale del prossimo centenario del Kiwanis International

“Il 100° anniversario del Kiwanis International è una festa a livello mondiale”. Il Distretto Italia-San Marino ha chiamato a raccolta i rappresentanti di tutti i Clubs presso la sede di EXPO-Milano per cominciarne uno nuovo centenario. Erano presenti i Presidenti del K.I. Dr. John Button, e del Distretto Italia, Dr. Elio Garozzo. Nella piazzetta riservata agli eventi straordinari sono stati presentati i risultati distrettuali della campagna mondiale per Eliminate ed i service distrettuali Obesità infantile e Medita la Dieta, coerenti con le tematiche proposte, appunto, nell’Expo 2015. È stato lanciato un nuovo found raising service alla presenza del Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, del Direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto ed il Direttore del Cluster Filippo Ciantia che lo hanno sponsorizzato per sostenere il progetto Eliminate.

Ospiti del Club Milano centro, Elisabetta e Francesco Tomasello hanno partecipato, a nome del club, alla Cena di Gala del Centenary Celebration, nel corso della quale al K.C. Catania Est è stata consegnata la prestigiosa Nomination for ELIMINATE Award.

 

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Una serata a teatro, in allegria e solidarietà.

Le occasioni per essere solidali con i meno fortunati non mancano, come suggeriscono i service promossi dal Kiwanis International, soprattutto nel centenario della fondazione. Uno degli appuntamenti programmati ha visto i soci della Divisione 2 “Etna Patrimonio dell’Umanità” riuniti il 17 aprile per una serata in totale allegria promossa dal Kiwanis Club Catania Est, ospiti di Paola Abruzzo e della sua compagnia “Associazione culturale Dafni”, presso il Teatro Don Bosco di V.le Rapisardi a Catania.

È andata in scena la commedia brillante “Conversione ad U” di Luciano Medusa. A seguito di un incidente stradale la vita di una famiglia si trova “ in pieno nel fanatismo che con Dio e con i santi non ha nulla da spartire”. I colpi di scena, le paradossali battute, le ipocrisie religiose hanno innestato un puro divertimento, sostenuto egregiamente dalla bravura e passione degli attori.

Il ricavato della serata è stato destinato al service Eliminate.

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La piramide dei bisogni. Un progetto di vita tra motivazioni e bisogni.

Nel quadro del coinvolgimento delle professionalità presenti all’interno del Kiwanis Club Catania Est, nel corso di un incontro tenuto venerdì 20 marzo presso il ristorante "Rinascimento" di Catania, la prof.ssa Maria Pina Crifò Antonello ha intrattenuto soci ed amici  su un intricante tema incentrato su un acrostico numerico: 86.400. Il suo significato è stato tenuto gelosamente segreto, anche al presidente Francesco Tomasello che ha presentato la relatrice agli amici.

I lavori sono stati sviluppati attorno alle aspettative di vita che passano attraverso tappe progressive di impegno personale e di condizionamento socio ambientale. Maria Pina con fare affabulatorio e coinvolgente ha costretto a riflettere sulla consapevolezza dei bisogni innati o indotti e sulla scala delle loro priorità nella prospettiva di arrivare alla  realizzazione piena della propria dimensione umana e sociale. Alla domanda  su quale sia la molla che spinge l’uomo ad agire (interesse, motivazione, bisogno?) Maria Pina rimanda a Maslow che icasticamente propone l’immagine di una piramide a gradini per esemplificare le correlazioni di peso crescente tra motivazioni, comportamento, personalità e benessere. La relatrice suscitando domande e canalizzando opportunamente il dibattito ha portato a individuare nella costruzione del sé (sociale e personale) il vero progetto di vita. Esso ha inizio con la nascita ed è articolato nell’arco quotidiano dei 86.400 secondi messi a disposizione per ogni individuo e che nel quadro dell’organizzazione dinamica dei sistemi psicofisici determinano il suo adattamento originale all’ambiente.

Sul dibattito finale ha naturalmente influito il confronto tra la propria consapevolezza dei bisogni, innati o indotti, e l’affinamento della scala dei valori che ciascuno si è costruito nel corso della interazione con gli altri.

Il profumo dei piatti fumanti ha costretto a indirizzare a più miti consigli l’accanimento sulla definizione della scala dei bisogni.

 

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Scambio di auguri con bambini ospedalizzati

Con il grande entusiasmo di servizio verso i minori che contraddistingue il Kiwanis International, soprattutto nell’anno del suo centenario, i soci del Club hanno unanimemente aderito alla proposta del presidente di condividere lo scambio di auguri pasquali anche con alcuni bambini ospedalizzati della nostra città. La solidarietà e l’affetto del K. Club Catania Est possono in qualche misura mitigare le difficoltà che a causa della malattia l’impatto con l’ambiente, il distacco dalla famiglia, dai compagni, dalle abitudini quotidiane incidono sulla permanenza dei piccoli nelle strutture ospedaliere.

Associandosi al vice delegato del Sovrano Militare Ordine di Malta (Delegazione di Catania), il 31 marzo Elisabetta e Francesco Tomasello hanno consegnato al Direttore del Reparto di Oncoematologia Pediatrica le uova brendizzate Kiwanis-Eliminate da destinare ai fanciulli ricoverati nel Policlinico di Catania.

Il presidente a nome dei soci ha inoltre rivolto un grazie è stato a tutti gli operatori che si prendono cura dei bambini, affinché la malattia non ostacoli il processo naturale della loro crescita.

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Giovedì 14 maggio si è concluso il progetto sponsorizzato dal Kiwanis Club Catania Est e condotto in stretta collaborazione con Officine Culturali. Il service “Percezione del Patrimonio culturale della tua Città” rientra nel quadro delle finalità del Kiwanis rivolte ai ragazzi del proprio territorio ed ha puntato a promuovere in loro la scoperta e la percezione consapevole del prestigioso patrimonio di Catania. Seguendo questo spirito di servizio, il progetto ha voluto rinnovare lo stretto legame esistente tra la Istituzione Sociale, il mondo della Pubblica Istruzione e quello dei “Musei Pubblici”; co-protagonisti sono stati da un lato gli Istituiti Compresivi Caronda, G. Deledda e Dusmet – Doria di Catania e dall’altro Officine Culturali. Il museo è andato a scuola e la scuola è venuta al museo per riflettere sul tema dell’importanza del patrimonio culturale e scoprire in maniera giocosa e coinvolgente la storia del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, uno dei monumenti più importanti della città di Catania, appositamente scelto per la sua stratificazione plurisecolare.

Il progetto è stato articolato in quattro fasi, che hanno scommesso sulla partecipazione attiva degli studenti di cinque classi delle scuole medie.

Il primo momento di riflessione sui temi dell’identità di comunità, del patrimonio culturale comune, della valorizzazione, conservazione e tutela dei beni tramandati è stato affrontato nelle cinque classi degli istituti partecipanti grazie all’intervento dei collaboratori di “Officine Culturali”.

Il protagonista della seconda fase è stato il Monastero dei Benedettini di Catania. I ragazzi sono stati coinvolti in un accattivante percorso ludico-didattico che li ha interessati ai vari aspetti del “contenitore museale”, li ha spinti alla ricerca di emozioni e spunti che potessero testimoniare, in un elaborato creativo, la loro conquista del monumento e della sua storia.

Ritornati nelle rispettive aule i ragazzi, aiutati dalle proprie insegnanti, hanno poi rielaborato l’esperienza vissuta e si sono cimentati nella realizzazione di un lavoro collettivo da presentare nel corso della giornata conclusiva del progetto.

Questo momento di gratificazione collettiva si è svolto giovedì 14 maggio, presso l’auditorium G. De Carlo del Monastero dei Benedettini dove il dott. Elio Garozzo - Governatore del Kiwanis-Distretto Italia S. Marino - e il prof. Francesco Tomasello - presidente del Kiwanis Club Catania Est - hanno illustrato lo spirito e le finalità del service realizzato nell’anno centenario della fondazione del Kiwanis International. Gli studenti dei tre Istituti Scolastici hanno presentato con entusiasmo ed emozione il proprio elaborato finale a tutta la giovane assemblea e alla commissione; ne è emersa la loro percezione di questa testimonianza del patrimonio culturale della città secondo articolate e interessanti prospettive di lettura. Il progetto creativo che ha colpito maggiormente l’attenzione della Commissione - composta da rappresentati del Kiwanis, degli Istituti Scolasti e di Officine Culturali - è stato realizzato dalla II B dell’I. C. Dusmet-Doria. In una sorta di lunga “pellicola” i ragazzi hanno raccontato per immagini e con grande originalità l’intera esperienza vissuta: dall’incontro in classe con le operatrici, alle tappe della visita guidata al Monastero. I ragazzi hanno dimostrato abilità narrative e creative e un’eccellente capacità di lavorare in team.

La collaborazione tra il Kiwanis Club Catania, Officine Culturali e i tre Istituti Scolastici hanno pienamente raggiunto gli obiettivi proposti: far fare ai ragazzi “marca liotru” un indispensabile passo avanti nel processo di acquisizione del senso di appartenenza ad una comunità e alla sua identità culturale, del legame profondo che deve esserci tra il vissuto storico delle testimonianze monumentali e le nuove generazioni cui è consegnata la memoria di questa città.

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Un interessante argomento, dedicato alla integrità fisica e psicologica dei minori, è stato oggetto di un incontro al Kiwanis Catania Est nella sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche del nostro ateneo. Il tema, come ha sottolineato il Presidente del club prof. Francesco Tomasello, è caro al Kiwanis International che investe particolare attenzione a favore dei bambini, soprattutto in quest’anno in cui ricorre il centenario della fondazione del sodalizio. Alle problematiche, affrontate a novembre dal club, sulla presenza nel nostro territorio dei minori extracomunitari, alla loro accoglienza e alle prospettive del loro inserimento, si sono aggiunti adesso gli aspetti sul maltrattamento, visti in chiave di lettura psicologica. Il tema “I bambini maltrattati: tra miti antichi e psicologia” è stato focalizzato sulla “manipolazione” e la paura della società adulta nei confronti dei bambini. Niente è più indicativo dei miti antichi, per dare visibilità alle radici collettive di questa ricerca dell’equilibrio tra le istanze interiori e la realtà esterna. Dopo i saluti del prof. Militello, Direttore del Centro di Archeologia Cretese, la dott. Gisella Summa, psichiatra e psicoterapeuta, ha introdotto le tematiche e coordinato gli interventi. Il dott. Fabio Caruso del CNR-Ibam ha proposto l’esame di alcuni miti greci attraverso una accattivante carrellata di immagini tratte dalla documentazione vascolare attica. Crono, Dionisio, Agamennone, Medea sono alcuni dei personaggi “cattivi” o maltrattati, citati e visti in una intrigante prospettiva di lungo periodo estesa al mondo cristiano e contemporaneo. Il maestro Alessandro Tudisco, ha proposto con chiara expertise pianistica e articolato repertorio, un commento musicale dedicato all’immaginifico lirico sui bambini, con brani di R. Schumann , E. Grieg, A. Chick Corea e J. Brahms. Il dott. Roberto Ortoleva, psichiatra e psicoterapeuta junghiano, ha affrontato la lettura delle immagini archetipiche proposte da alcuni miti. I momenti e le giustificazioni del maltrattamento dei bambini, come illustrato dalle rappresentazioni antiche, hanno innestato puntuali osservazioni sulle radici collettive della società alla perenne ricerca tra le istanze interiori e la realtà esterna. Il Luogotenente Governatore del Kiwanis dott. Carmelo Cunsolo, infine, ha chiuso i lavori ricordando l’impegno fattivo e consistente che il Kiwanis International spende a favore dei bambini di tutto il mondo.

 A.D.P.

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