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KC Acireale

                                INCONTRO PRESSO LA CHIESA DI S. BIAGIO 
                 Messa per soci defunti  - Inaugurazione panche donate dal KC.Acireale


Sabato 22 giugno 2013, presso la Chiesa di San Biagio in Acireale, è stata celebrata una S. Messa dedicata ai soci del nostro club defunti.  Ha fatto seguito la benedizione del pulpito al cui restauro ha contribuito il KC-Acireale e successivamente presso la cappella del Beato Padre Allegra anche la inaugurazione delle panche che abbiamo donato.
Ha officiato la Messa e benedetto le panche  il guardiano del convento padre Salvatore Ferro.
A motivo esplicativo della importanza della figura di Padre Allegra ecco uno stralcio del  discorso che il vescovo ha tenuto il 29 settembre 2012 in occasione della beatificazione:

Un indissolubile legame unisce p. Gabriele alla nostra Diocesi, tanto da saperci privilegiati per i nuovi celesti vincoli. Ad appena undici anni, nel 1918, il piccolo Giovanni Allegra entra nel Collegio Serafico dei Frati Minori presso il Convento S. Biagio in Acireale, formandosi alla cultura classica proposta dal Ginnasio del nostro seminario diocesano, da lui più tardi amato ed elogiato. Da qui egli spicca il volo per il noviziato a Bronte, poi per gli studi a Roma; infine, ordinato presbitero, nel 1931 approda in Cina, dove svolgerà il ministero fino alla morte, avvenuta nel 1976. Il 18 maggio 1986 le sue spoglie mortali tornano a San Biagio, dove tutto era iniziato. Siamo grati al Signore e alla Provincia Francescana Minoritica di Sicilia per questa traslazione, per la quale abbiamo il nuovo Beato tra noi quale pegno di sicura amicizia e modello di amore al Verbo fatto libro, come egli amava dire.
Fu apostolo della Parola perché pieno di zelo per le divine Scritture affidate alla Chiesa, ma anche perché capace di farsi tutto a tutti. Questo zelo gli fece scalare vette, le cui altezze metterebbero i brividi a qualunque alpinista: senza conoscere la lingua cinese pervenne alla traduzione dell’intera Bibbia nella lingua cinese «per consegnare Cristo ai cinesi e i cinesi a Cristo». Questa fatica non fu indenne da sacrifici e travagli, come lascia intendere con la nota espressione «Sono un uomo mangiato e crocefisso dal dolore».
In realtà, intraprende un’opera che richiedeva «un lavoro duro e oscuro», dove «ogni parola veniva pesata, ogni nota discussa e ogni aoristo o perfetto o participio anatomizzato». La natura dell’impegno, però, è squisitamente ecclesiale, manifesta una sete di Cristo sorretta da una ferma disciplina nel cammino della conoscenza di Lui: «Questo libro non si può leggere come si leggono gli altri libri scritti dagli uomini ... Prima della lettura bisogna domandare umilmente alla Madonna che ci faccia comprendere la parola divina. Quindi leggere posatamente una o due pagine. Durante il giorno ripensare a quanto hai letto, e, ripensandoci, unire il tuo cuore a Gesù ... Non credere che per fare questo ci voglia una grande scienza, niente affatto, anzi il Signore ama manifestarsi agli umili e ai piccoli».
La creazione di uno Studio Biblico Francescano in Hong Kong rivela soprattutto la brama ardente di approfondire l`impenetrabile mistero del Verbo Incarnato. «Vorrei comprendere - egli scrive - le ininvestigabili ricchezze del Cuore di Gesù, l`eminente scienza della sua carità, la sua Regalità assoluta».


La figura del nuovo Beato elevato da Benedetto XVI agli onori degli altari, viene ricordata per i tre grandi amori della sua vita: la Chiesa, l`Ordine dei Frati Minori e l`impegno apostolico di evangelizzatore in Cina dove nei suoi trent`anni di vita missionaria tradusse la Bibbia in lingua cinese e Giovanni Paolo II lo ha indicato come “uomo del dialogo tra Cristo e la Cina”.
Alla luce di tutto ciò il Kiwanis Club Acireale ha mostrato già da tempo interesse al Convento di S. Biagio e l’iniziativa di donare le panche ed inginocchiatoi per la cappella dove riposano le spoglie del Beato, rappresenta la piu’ recente iniziativa. Le due panche realizzazione a forma di libro aperto,  rappresentano la Bibbia e con incise scritte anche in cinese per sottolineare l’opera di Padre Allegra.
Un ulteriore momento di riflessione si è avuto nella “ Sala convegni” dove la presidente Maria Finocchiaro ha ringraziato i presenti ed il club per l’ appoggio ricevuto nel portare avanti l’iniziativa e successivamente  Angelo Murabito, past-president e particolarmente legato ai francescani, ha in un discorso intenso sottolineato le motivazioni della donazione del nostro club e la concretizzazione della finalità kiwaniane insite nel gesto.
Ne riportiamo il testo integrale:

22 giugno 2013 a ringraziamento per i doni alla chiesa francescana

Cari Amici e Fratelli Kiwaniani,questo è un giorno particolare per il nostro club perchè credo che padre Gabriele Maria Allegra sia riuscito a “tradurre”,ancora una volta,ciò che lo spirito teneva indecifrato nei nostri cuori. Ha permesso quindi , a ciascuno, di  interpretare con grande senso spirituale quello che le finalità del Kiwanis enunciano. Vero è che tanto si è fatto e si continua a fare per l'esterno:pozzi d'acqua,scuole, ospedali etc,ma queste son cose che ci sono state sempre riferite e solo gli alti dirigenti li hanno verificate,dandocene certezza di quanto fatto. I soldi per queste missioni comunque sono sempre venuti fuori in qualche modo perchè dobbiamo anche rispondere responsabilmente a livello di Service mondiale. Ma quello che voglio dire, e di cui stasera sono particolarmente emozionato, è che il gesto compiuto è scaturito senza esitazione come se qualcuno lo avesse dettato, e cioè come dire che in tutti noi si è accesa una luce,luce Divina,che ci ha convinti  nella scelta. Adesso io esorto me stesso prima, e poi voi tutti affinchè non si badi alla bellezza esteriore,fisica,del legno,arte o quant'altro,anche se capisco che il colore dei fiori ci incanta facendoci dimenticare di ragionare da dove esso proviene,ma osserviamo nel nostro intimo ciò che essi,questi inginocchiatoi, rappresentano. Se fermiamo un' attimo i nostri sensi e ci allarghiamo con lo Spirito, ci accorgiamo che lì spesso si fermano persone in difficoltà,che cercano conforto Divino, perchè da soli non sanno come trovarlo, si avvicinano sempre più con l'intimo personale, quasi a prenderne contatto, affinchè un soffio Divino gli espanda quella parte sensibile di amore ,che era stata sicuramente offuscata, da fargli perdere il contatto con LUI,parlo della preghiera,non come recita di parole note, ma come espressione intima che solo l'intelletto,tramite la Mens,veicolo diretto verso l'intellegibile(cioè Sapienza Divina),può creare questo contatto di salvezza,di aiuto, per tutte le nostre problematiche,vero tormento della vita che, non riuscendo da soli a superare, ti fanno star male sul serio. La preghiera comunque,anche se proferita per il mantenimento,diciamo così Spirituale,è sempre una richiesta di Grazia da parte di ciascuno a Dio,affinchè ci aiuti a mantenere alto il livello della nostra fede a Lui e ci mantenga l'equilibrio per giusto seme nella vita quotidiana.
Ho detto :lì spesso si fermano persone,superfluo ricordare prima a me stesso poi a tutti,che quelle persone potremmo essere benissimo noi,quindi è un invito per me stesso e per voi poter usufruire di quanto voi tutti avete bene saputo interpretare per il bisogno Spirituale.
Ecco allora che le finalità Kiwaniane : AFFERMARE-INCORAGGIARE-PROMUOVERE-SVILUPPARE-PROVVEDERE-COLLABORARE, hanno percorso simbolicamente il loro cammino spirituale in ciascuno di noi e quella luce che ha illuminato tutti,fino a farci arrivare a questa realizzazione, non è stata altro che il  germoglio fecondo Divino,che nel buio della propria matrice,ha permesso la germinazione di quanto in noi era contenuto come seme, ma non sapevamo farlo germogliare,ma Padre Gabriele Maria Allegra ha permesso questo transito a germoglio .Ecco cari amici,che oggi vi scopro ancora più vicini,come Dio nel silenzio della nostra riflessione ci trasforma e ci dirige inconsapevolmente, a scegliere la giusta via, poichè a noi è concesso dopo, di accorgerci del bene che si compie e sopratutto della qualità,in quanto l'avvenire è il germoglio fecondo della legge divina,del creato, per cui ciò che esiste è contenuto nell'esistito da cui diparte l'avvenire,quindi significa fai del bene e vai avanti. Così di quanto si è saputo fare, interpretare,capire,che queste trasformazioni giungono da parte di Dio, noi-Kiwanis come strumento,per la nostra città e per tutti i pellegrini che vengono a piegare le proprie ginocchia con umiltà, a testimonianza della propria fede, per ricevere una grande Grazia. Si dice che S. Francesco riconosceva,per quanto tu gli dicevi che avevi pregato,dai calli alle tue ginocchia e S. PAOLO per quelli ai piedi,ovvero per quanto avevi camminato per annunciare la parola di Dio.
Un particolare volevo farvi notare che ritengo sia degno di nota, oggi è giorno 22, ovvero rappresenta la 22° ed ultima lettera dell'alfabeto ebraico che è proprio la TAU ( ז), ben evidenziata dal nostro architetto ideatore degli inginocchiatoi,simbolo più antico della croce (fenici,egiziani la rappresentavano con il simbolo ansato  ),essa chiude l'alfabeto ebraico come sigillo,viene infatti chiamato sigillo di Dio,con questo segno infatti venivano segnati tutti i figli di Israele. La storia biblica ci fa ricordare il segno con sangue d'agnello che fu impresso nelle case degli israeliani per salvarsi da una delle piaghe d'Egitto (la 10°), la morte dei primogeniti:Esodo cap 12v.29-36,..Dio dice a Mosè ...Io vedrò il sangue e passerò oltre,non vi sarà per voi flagello di sterminio,quando io colpirò il paese d'Egitto. Continua dicendo ..Questo giorno sarà per voi un memoriale;lo celebrerete come festa del Signore:di generazione in generazione ,lo celebrerete come un rito perenne. Ci auguriamo che Dio,come gli israeliti,visto che abbiamo segnato con una TAO ll nostro cammino,passi oltre e consideri  anche noi fra questi da salvare. Questa letture  ti fanno scoprire ciò che si possiede ma non sappiamo spendere...!
Scusate se vi ho tediato ma volevo accennare all'importanza del TAU,sin dalla storia biblica ha  rappresentato un segno divino come salvezza dalla morte, come ha detto a Mosè. Essa,ultima lettera dell'alfabeto ebraico,chiude il percorso di crescita spirituale dalla ALEF,1°lettera, che è il nome divino (YHWH),via via si cresce con le altre lettere, nel loro significato simbolico e spirituale, fino a legarti con la TAU che ti porta alla salvezza. 
Scusate se vi ho tediato , mi è sembrato doveroso attenzionare prima quanto  e perchè siamo arrivati a tanto fatto,altrimenti ognuno avrebbe incamerato subito la gioia dell'operato personale,mettendo in prima linea il corpo,non lo spirito,distraendosi dall'attenzione riflessiva che ho cercato di porgervi,speriamo?,ma come dicono alcuni maestri della scrittura orientale
il vero scritto sta negli spazi bianchi tra una parola e l'altra,non nella parola stessa,e S. Agostino dice che la scrittura è stata inventata per comunicare con gli assenti;le lettere scritte sono segni delle parole,mentre le parole sono segni delle cose che pensiamo,ed un'altro filosofo aggiunge che il pensiero viene generato nel buio dall'intelletto....Adesso mi chiederete come comunicano i presenti,visto che gli assenti hanno la scrittura a loro disposizione;bene,sempre S.Agostino: i presenti comunicano con il linguaggio che per portarlo a conoscenza si esprime attraverso i segni: suono e gesto,il primo si dirige agli orecchi,il secondo agli occhi,affinchè attraverso i segni corporei facciamo conoscere il Verbo che si porta nello Spirito. Vi invito a riflettere anche se sembra di aver deviato il discorso, ma quanto detto è tutto incluso nello spirito,riflessione e fede. Stavolta chiudo veramente,ringraziando quanti si sono offerti nell'ascoltarmi,poi personalmente rivolgo un ringraziamento particolare alla presidente, Mariella,che ha posto in me immeritata fiducia,Raffaele Di Stefano per la grande sensibilità,figuriamoci del tesoriere Alfredo Belfiore per la grande,opulenta disponibilità,e tutti i componenti del consiglio direttivo che,come ho detto precedentemente,rappresentano gli spazi bianchi tra una parola e l'altra,sapendolo io stesso interpretare li rendo visibili al mio cuore,perchè sento che  il loro spirito  ha fatto eco rimbombando i cervelli di chi poi ,in prima linea, doveva operare,per cui ai miei occhi ed al mio pensiero spero aver inglobato tutti,includendo fra questi  anche le mogli ed i soci che pur non partecipando a decisioni,stasera onorano,con la loro presenza quanti hanno agito per loro conto e fiducia.


Un delicato momento conviviale con i francescani ha chiuso la suggestiva serata.

       ACIREALE, 25 giugno 2013                                              Ignazio Mammino


del 26/06/2013

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