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KC Borgomanero

Primo service 2012-2013

PROGETTO KIWANIS - UNA BUONA IDEA OGGI PER UN MIGLIORE DOMANI 

Dall’esperienza dei docenti di questi anni e dai recenti studi sull’età evolutiva è emerso che difficoltà o rallentamenti, nei processi di apprendimento, sono presenti nel 5 – 10% di alunni della scuola primaria, ciò rende necessari interventi personalizzati di aiuto a livello individuale o di piccolo gruppo o di gruppo classe.
Il presente progetto vuole focalizzare l’attenzione su queste difficoltà di apprendimento che, se evidenziate precocemente, favoriscono un’azione tempestiva di supporto.
Tali problematiche infatti spesso comportano storie di insuccesso nella scuola dell’obbligo, che finiscono per compromettere, nell’individuo, non solo la carriera scolastica, ma anche lo sviluppo della personalità e un adattamento sociale equilibrato.
L’attuazione del progetto comporta un intervento, nei primi anni di Scuola Primaria, sui bambini con difficoltà di apprendimento, realizzando sia a livello scolastico, sia a livello riabilitativo, sostegni educativi e di recupero mirati alla diminuzione dell’entità del disturbo e alla prevenzione delle successive conseguenze psicopatologiche e di disadattamento sociale.
La presenza sul nostro territorio di numerose famiglie straniere e italiane in situazione di disagio a diversi livelli, pone a tutti ma soprattutto alla scuola primaria l’obbligo di contribuire a percorsi di integrazione.
La composizione del gruppo classe attualmente è sempre più variegata nelle scuole di ogni ordine e grado: da una parte questo è sinonimo di arricchimento reciproco e valorizzazione della diversità, in quanto risorsa; dall’altra però questo comporta la necessità di saper gestire problematiche di carattere sociale, economico, familiare, relazionale che sempre più si fanno presenti nella vita dei bambini e dei ragazzi e che richiedono la possibilità di avere uno spazio di espressione e di contenimento nello stesso tempo.
Il progetto prevede nel suo complesso attività guidate di recupero per alunni in difficoltà, nel gruppo classe con docenti di classe e di sostegno, utilizzando la compresenza per percorsi individualizzati e percorsi di integrazione realizzati all’interno delle classi o nel plesso o nell’ambiente circostante.
Spesso le difficoltà dei bambini sono strettamente legate alla scarsa motivazione si è sperimentato che l’esplorazione diretta dell’ambiente sia naturale che cittadino, i giochi ambientali di esplorazione, osservazione e ascolto nei luoghi vicini alla scuola, favoriscono un superamento del disagio socio-famigliare uniti a un sensibile affinamento della motricità fine e allo sviluppo dei sensi

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

Per valutare i prerequisiti delle abilità scolastiche e rilevare eventuali carenze, attivare programmi di potenziamento mirati e ottimizzare la continuità fra diversi ordini di scuole in particolare rispetto agli alunni a rischio, la scuola provvederà a

1. Monitorare le abilità individuali degli alunni segnalati dalla scuola dell’infanzia con interventi pedagogico/didattici personalizzati di sostegno 2 ore settimanali per alunno; 2 ore per piccolo gruppo; 2 ore di attività
2. Valutare le capacità con verifiche mirate
3. Incontrare famiglie degli alunni in difficoltà, per valutare l’apprezzamento delle attività svolte, è condividere modalità e obiettivi.

MODALITA’ DI INTERVENTO

L’intervento precoce, cioè quello attuato al primo insorgere delle difficoltà è ritenuto quello che apporta maggiori benefici e si realizza attraverso percorsi pedagogico/didattici mirati, effettuati affiancando almeno 2 volte alla settimana all’alunno l’insegnante di sostegno, per un’ora, su un piccolo gruppo e/o sulla classe, secondo le modalità previste dal team/docenti; contenuti, modalità e materiale specifico sono definiti negli incontri di programmazione collegiale.

Realizzazione concreta di Attività di sostegno didattico con percorsi individualizzati

Le persone in situazione di disagio o con scarsa autostima focalizzano l’attenzione su se stesse, le uscite in piccolo gruppo aiutano a socializzare rivolgendo l’attenzione anche all’esterno, agli altri, ai compagni o agli adulti.
Potendo disporre di aiuto qualificato è più facile per la scuola comprendere e affrontare efficacemente le difficoltà dei bambini problematici, articolando gli interventi in modo completo, sempre prendendo spunto dal concreto, dalle attività pratiche, dal mondo reale che circonda la scuola e la famiglia. Per suscitare l’interesse e la curiosità bisogna insegnare a guardare con precisione, a toccare con consapevolezza , ad ascoltare con attenzione, a gustare, ad annusare… quale ambiente più stimolante del mercato, delle bancarelle, della compra vendita?

AZIONE 1:
Al mercato… esperienze con i cinque sensi.
Attività di sostegno didattico con percorsi individualizzati

AZIONE 2:
Piccole uscite nelle frazioni per favorire la conoscenza di attività, ambienti cittadini e naturali.
L’esperienza concreta aiuterà a:

1. Ampliare le esperienze individuali, rinforzare la motivazione all’apprendimento
2. realizzare prove e griglie che consentano di confrontare le performance di ogni alunno con quelle del gruppo classe di appartenenza e delle classi di pari livello.
3. Stabilire delle soglie comuni al di sotto delle quali si rende necessario un ulteriore approfondimento individuale ed una indagine che coinvolga la famiglia.
4. Progettare percorsi didattici mirati al superamento delle difficoltà evidenziate.

VERIFICA DEGLI ESITI EDUCATIVI E DIDATTICI

Il monitoraggio e l’analisi dei risultati viene proposto alle famiglie in itinere se è necessario chiedere l’attivazione di interventi terapeutici riabilitativi mirati.
Per ogni caso al termine dei percorsi verranno verificate le attività proposte, valutando la ricaduta educativa e didattica. Se necessario potranno essere proposte modifiche.
 

Secondo service


dal Corriere di Novara del 26-11-2012


del 29/11/2012

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE FONDATA NEL 1915 A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ E DEI BAMBINI

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