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KC Panormo

Il  Club Kiwanis Panormo continuando sul solco del suo percorso tracciato all’ inizio del nuovo anno sociale ha organizzato il giorno 30 novembre presso il Castello di Maredolce a Brancaccio un momento di riflessione e di testimonianza su Padre Pino Puglisi.

C’ è da sottolineare la coincidenza dell’ iniziativa del nostro Club  a Brancaccio con l’ insediamento della Giunta Regionale dell’ Onorevole Rosario Crocetta . Proprio in occasione del suo intervento presso il Centro Padre Nostro di Brancaccio per la presentazione del cartone animato dedicato alla figura di Padre Puglisi aveva fatto la promessa che l’ insediamento della sua giunta sarebbe avvenuto proprio nella sede  in cui i Kiwaniani del Club Panormo erano convenuti. Promessa mantenuta, bravo Presidente, ma l’aspettiamo per verificarla su temi più importanti che stanno a cuore a noi Siciliani, a partire dai tanti diritti negati a molti bambini.

Tale evento ha fatto registrare un più che giustificato ritardo dei nostri lavori. E’ intervenuto per primo il Presidente del Club Panormo Domenico Buccheri che ha sottolineato l’importanza della serata che acquista un particolare significato per il luogo in cui si celebra: il Castello di Maredolce che ha avuto ed ha il significato della presa delle coscienze per il legame esisstente fra Padre Pino e il recupero del Castello .

C’ è un particolare significato che è un messaggio di cultura, di quella cultura di cui ogni giorno di più abbiamo bisogno per un riscatto per i tanti Brancaccio che ci sono nella nostra Palermo. Quella cultura che, comunque, si sta sempre più sviluppando per la preziosa opera dei docenti delle scuole del territorio, se è vero, com’è vero , il modo in cui si sono posti i ragazzi niella loro interlocuzione con il Presidente della Regione al momento del suo arrivo a Brancaccio.

Cose assolutamente impensabili fino a qualche tempo fa quando regnava il terrore solo ad aprire bocca . E’ intervenuto successivamente il giornalista Salvatore Polizzotto attento e puntuale osservatore delle cose palermitane e che ha scritto molto di mafia e sul quartiere di Brancaccio.

Nel corso del suo lungo ed appassionato intervento ha portato la testimonianza dei tanti episodi della vita pastorale di Padre Pino Puglisi nel quartiere, della sua vita trascorsa con e per i ragazzi , una vita che già lo santificava da vivente .

Nonostante il suo impegno costante pochi lo capirono e lo sostennero e la sua morte per la vile mano di un mafioso di borgata non può che essere imputata a quella solitudine a cui era stato relegato. Una solitudine che è, ahimè, una costante di chi cerca di sottrarre alla mafia le sue risorse  e, fra  queste ci sono i ragazzi che per qualche spicciolo fanno il lavoro sporco imposto dai mafiosi.

Comunque, una lezione Padre Pino l’ha lasciata : stare vicino ai bambini educandoli ed anche avere avuto l intuizione di qual era il germe del male. Dove c’è cultura non alberga la mafia. Dobbiamo cogliere quest’eredit ; è necessario finalizzare il nostro impegno affinchè la cultura, la scuola, il diritto allo studio siano sempre prioritari; in altri termini togliere dalla strada i tanti ragazzi e portarli nelle aule scolastiche.

Successivamente ha preso la parola l’architetto Scogliamiglio che è stato il progettista del recupero del Castello Maredolce ed anch’egli ha portato le sue testimonianze sull’ incontro con Padre Pino che proprio sul recupero di questa preziosa opera d’ arte era fautore. Il castello circondato da fatiscenti casupole era diventato abitazione di diversi mafiosi della borgata e certamente non facile furono le operazioni di restauro. Ma oggi abbiamo una grande gioia: l’ avere restituito alla città un gioiello che comunque merita una sistemazione della zona adiacente e una maggiore pubblicità fra i tanti palermitani che non ne conoscono l’ esistenza.

Prendendo la parola il Senatore Giuseppe Lumia ha ulteriormente rinforzato le varie attività svolte da Padre Pino da lui conosciuto personalmente. Ha sottolineato come nella sua solitudine continuava la sua opera demolitrice dell’ attività mafiosa. La sua opera è stata vincente e ne è dimostrazione la testimonianza durante il processo dei tanti giovani della borgata con i mafiosi chusi nelle gabbie alle loro spall . Anche questo è stato un miracol , se si considera le tante mancate costituzioni di parte civile, compresa la Curia .

La parola è passata a Carola Vincenti già Assessore Provinciale e Presidente fondatrice del Club Panormo che ha ricordato come fra gli obiettivi del Kiwanis ci sia quello della cura del territorio. E quindi nel riconoscere l' importanza del recupero dell’opera d’arte, occorre continuare nel lavoro di restauro della zona per dare dignità a coloro che vivono a volte in case fatiscenti.

Hanno preso,  infine,  la parola il Parroco, Padre Maurizio Francofonte e la rappresentante del Centro Padre Nostro e anch'essi hanno testimoniato sulla vita di Padre Pino.

Domenico Buccheri dopo i vari interventi ha voluto sottolineare come Padre Pino , se la sua salma sarà traslata a Brancaccio, sarà ancora il protagonista della lotta alla mafia.

A conclusione posso affermare che è stata una bellissima giornata ; il Club Kiwanis Panormo ha scritto una pagina di anti mafia , non quella parolaia , ma quella del fare.

  Aldo Leone


del 02/12/2012

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE FONDATA NEL 1915 A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ E DEI BAMBINI

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