KC Novara
Il patrimonio territoriale: antropizzazione e risorse naturali.
«Il patrimonio è qualcosa che si erediterà, che si “deposita” su un territorio: è l’uomo a dargli valore facendolo diventare una risorsa.» Questa la tesi sostenuta dal prof. Cesare Emanuel , rettore dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” nel corso del terzo appuntamento del ciclo finalizzato a stimolare un’ampia e approfondita riflessione su temi cruciali per il “domani” degli adolescenti di oggi.
Il patrimonio di un territorio – è la tesi del prof. Emanuel – è di vario genere: storico, culturale, enogastronomico, ambientale, di saperi, conoscenze, competenze. Di per sé non vale nulla, ma si trasforma in risorsa e assume valore quando viene impiegato nei processi d sviluppo e di mercato. Non bisognerebbe quindi abusarne, pena il pagarne prezzi molto alti in termini ambientai e sociali.
Così, l’ambiente naturale è diventato “risorsa” solo da pochi decenni: prima non entrava nelle funzioni della produzione, ora di parla di “impronta ecologica” nel calcolare i costi di una certa attività.
Allora il patrimonio territoriale va valorizzato attraverso la sua salvaguardia attiva, che produce e moltiplica un processo di sviluppo senza la penalizzazione del territorio. E un ruolo chiave – in questo contesto – è ovviamente svolto dai soggetti presenti, in quanto lo sviluppo si genera quando i soggetti attivi sno in grado di creare coesione sociale e e reti che peschino nel “locale” per poi aprirsi a “globale”.
Cosa aspetta dunque gli adolescenti di oggi? La prospettivo da dover assicurarsi una vera patrimonializzazione in cui «su un territorio – è a tesi conclusiva del prof. Emanuel – siano presenti interazione tra soggetti e costante apertura alle innovazioni esterne, che vadano fatte diventare patrimonio per rigenerare il capitale naturale».
del 16/04/2013
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