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da COSASIFA.it

Farinelli era nato ad Andria in una famiglia agiata della noblesse de robe locale: il padre Salvatore, che ricopriva cariche amministrative feudali, fu un grande appassionato di musica e volle indirizzare entrambi i figli a professioni del settore, facendo studiare Riccardo, il maggiore, da compositore e Carlo da cantante. Fu dunque il padre a volere per Carlo la castrazione, eseguita intorno ai 10 anni di età, operazione che consentiva ai maschi di poter conservare la propria voce di soprano o contralto, prima che lo sviluppo potesse modificarla. Da notare che, a seconda della modalità dell'operazione chirurgica a cui erano sottoposti, i castrati potevano avere uno sviluppo sessuale parziale, e quindi anche sviluppare una parziale mutazione della voce.
Scrivevano a quei tempi dell’artista: Farinelli possiede una voce di soprano penetrante, piena, brillante e ben modulata, che si estende dal la2 fino al do5. In pochi anni ha raggiunto alcuni toni più gravi, senza tuttavia perdere una sola nota degli acuti, così che in molte opere capitava che un’aria (normalmente, un adagio) a lui destinata venisse scritta nella tessitura di contralto, mentre le altre prendevano il registro di soprano. L’intonazione era chiara, il trillo bello, straordinario il controllo del fiato, agilissima la sua gola, così che poteva coprire anche gli intervalli più ampi con la massima facilità e sicurezza. Le note di passaggio e tutti i melismi non presentavano per lui alcuna difficoltà. Era molto creativo nell’inventare gli ornamenti di un adagio. Ma il fuoco della gioventù, il grande talento, il generale entusiasmo, la sua gola predisposta lo portavano talvolta a degli eccessi di stravaganza. Il suo aspetto era adatto al teatro, ma l’azione in scena non era il suo forte”.
La rappresentazione che andrà in scena venerdì, porrà in evidenza anche il fatto che l’artista fu trattenuto per lunghi anni presso la corte di Spagna, pronto ad esibirsi ogni volta che il re lo chiedeva perché pare che la sua voce avesse effetti curativi sulla forma di depressione di cui soffriva il sovrano.
Per quanti fossero interessati a seguire lo spettacolo, per la prevendita dei biglietti, che sta riscuotendo un notevole successo, telefonare a Valeria Gringeri, allo 035-220783, mentre mercoledì, giovedì e venerdì, 22, 23 e 24 maggio, i biglietti saranno disponibili direttamente in teatro.
Lo spettacolo, “La vita di Farinelli”, avrà inizio alle 21 del 24 maggio e alla serata saranno presenti, con le massime autorità Kiwaniane, autorità civili e militari di Bergamo e provincia: sul palco, per presentare il Kiwanis Bergamo Orobico Onlus, il presidente Francesco Tassoni.

Nelle fotografie: in prima, lo stemma di Kiwanis International; in alto, in pagina, Carlo Maria Michelangelo Nicola Broschi, detto Farinelli, in un ritratto di Corrado Giaquionto ed esposto a Bologna, al Museo internazionale e biblioteca della Musica; in basso, il Presidente del Kiwanis Bergamo Orobico Onlus, Francesco Tassoni, con, alla sua destra il Presidente eletto per l'anno 2013-2014, Albino Perego e alla sua sinistra, il Past President per l'anno 2011-2012, Fabio Castelletti in occasione del "Ventennale" dell'Associazione.
 


del 22/05/2013

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE FONDATA NEL 1915 A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ E DEI BAMBINI

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