KC Vercelli
Cibo di Calabria e la collina di Fra' Dolcino
Fra le colline di Gattinara, patria del “rosso” di grande fama, vino da arrosto e cacciagione dai tempi di Carlo V di Spagna, il Kiwanis Club di Vercelli, presieduto da Antonio Catania, ha rafforzato fra queste colline la conoscenza dei cibi calabresi. L’iniziativa, nella serata di giovedì 13 giugno, è riuscita perfettamente grazie all’Istituto Alberghiero di Varallo/Gattinara intitolato a Giulio Pastore e a Mario Soldati, un mito italiano della storia del cibo e della gastronomia strettamente legata ai tanti e sempre diversi territori del nostro Paese. “L’operazione annota Catania - ha avuto e in avvenire avrà ancora intenti del tutto culturali”.
Il convivio/manifestazione, svoltosi nella terrazza panoramica al terzo piano dell’Istituto Alberghiero di Gattinara, si affaccia sulle colline “ben pettinate” che anche ricordano la Toscana o L’Umbria. “Qui - dice Alessandro Orsi preside dell’”Alberghiero di Varallo/Gattinara- fu il regno-rifugio di Frà Dolcino e della sua Margherita. Frà Dolcino - ricorda anche Orsi, scrittore di storia gastronomica e sul periodo della Resistenza - era l’eresiarca nato a Prato Sesia nel 1250 circa, perseguitato dall’Inquisizione e da Bonifacio VIII e arso vivo a Vercelli il primo giugno 1307”. Dante cita Fra' Dolcino Torrielli e Margherita Boninsegna nel canto XXVIII dell’ Inferno, nel girone degli eresiarchi, ai versi 56/60. Le colline di Frà Dolcino continuano ad avere il fascino medioevali. E nel cuore del Piemonte richiamano lo spirito un “po’ contro” che rispetto alla cucina subalpina ha quella calabrese. “E’ per questo - commenta Antonio Catania - che abbiamo fatto la scelta anche con l’aiuto di tanti calabresi integratisi perfettamente a suo tempo in Valsesia e nell’alto vercellese”.
Qui, nella serata sulla terrazza davanti alla collina di Frà Dolcino, hanno ovviamente preso il sopravvento il Cirò, uno dei sedici doc della Calabria, gli antipasti al peperoncino, gli spaghetti al sugo di agnello, la “fileja alla ‘nduia, l’agnello, la parmigiana di alice, i dolci deliziosi alle mandorle. Ma terrazza e Alberghiero sono stati scelti anche per altri due motivi: la Provincia di Vercelli, con l’apporto determinante dell’architetto Renato Simonini, ha dato la possibilità di godere di un punto “in vista vision” affacciato sulle colline del gattinarese. Per il Kiwanis, che ha quale riferimento i bambini e gli adolescenti con maggiori debolezze, è stato molto importante quello che ogni anno fa l’Istituto Alberghiero: l’assunzione di una ottantina di ragazzi diversamente abili che in cucina e nella terrazza-risorante dopo lo studio hanno servito anche nella conviviale “un po’ contro”, gustando cibi calabresi e rievocando contemporaneamente Frà Dolcino e la sua Margherita.
del 15/06/2013
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE FONDATA NEL 1915 A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ E DEI BAMBINI
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