KC Catania Centro
Meeting sullo Statuto siciliano al kiwanis Centro
Un interessante meeting è stato organizzato dal kiwanis Catania Centro sull'autonomia siciliana. Il presidente del kiwanis, dott. ssa Rosaria Leonardi, dopo aver presentato i relatori, prof. Alberto Russo, ordinario di Diritto Costituzionale Comparato nell'Ateneo di Messina, l'on. Salvo Pogliese, vicepresidente dell'Assemblea regionale, il giornalista Tony Zermo, editorialista del nostro giornale, ha detto di avere scelto il tema dell'autonomia siciliana in omaggio alla nostra terra, il cui Statuto, a suo tempo, è stato recepito con grande entusiasmo e come modello di sviluppo in agricoltura, industria e turismo. Non tutto, però, è andato come i siciliani speravano. Secondo Zermo l'autonomia avrebbe dovuto apportare benessere ai siciliani e sviluppo economico; di contro si è avuta una serie di problemi che sono dibattuti da diversi decenni ma che non vengono affrontati con determinazione. La grande viabilità langue, i trasporti ferroviari sono una tragedia, il Casinò di Taormina viene vietato perché il gioco d'azzardo è illegale, mentre è legale nei quattro casinò del nord Italia, il Ponte sullo Stretto, per cui ci battiamo da svariati lustri, è fermo al palo, l'agricoltura è in stato d'abbandono, il turismo è morde e fuggi: in una parola, un vero disastro. L'on. EnzoTrantino, past presidente del club, ha dichiarato: «Quando ero sottosegretario agli Esteri ho incontrato in Giappone magnati dell'industria che avrebbero voluto costruire il Ponte sullo Stretto, con la clausola che lo avrebbero gestito loro per 39 anni. L'on. Prodi rifiutò l'offerta. Ho promosso delle riunioni di tutti i parlamentari siciliani per sollecitare la costruzione del Ponte: alla prima riunione eravamo in 39, alla seconda 22, alla terza 12, alla quarta soltanto in tre. A questo punto mi sono arreso e ho gettato la spugna».
L'on. Pogliese ha fatto un dettagliato excursus sulla nascita dell'autonomia. Sino al '70 tutto è andato bene, dopo è stata una frana che ha prodotto 28mila dipendenti regionali, 18mila precari e 28mila forestali, dei quali solo 830 a tempo indeterminato. Il 70% del bilancio regionale serve solo per il personale. Per il prof. Russo «lo Statuto è stato tradito dalla nostra classe politica. Si è pensato più alle poltrone che ai siciliani». Ha concluso il luogotenente governatore dott. Nunzio Spampinato, che ha avuto parole di elogio sia per il presidente che per i relatori.
Antonio Di Paola
del 12/11/2013
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