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KC Messina Nuovo Ionio

Sabato 1 marzo 2014, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, alla presenza di autorità kiwaniane, del mondo accademico, istituzionale e di un numeroso pubblico, si è tenuto il convegno dal titolo:“Ulisse, Giufà, Sancho Panza. Tra senno e dissenno: equilibrio del vivere”, organizzato dal Club Kiwanis Messina Nuovo Ionio, con il patrocinio dell’Università di Messina, della Regione Siciliana e del Comune di Messina. Il Magnifico Rettore dell’Università di Messina Professor Pietro Navarra, ha rivolto un saluto agli
intervenuti. Egli ha sottolineato l’originalità dell’argomento del convegno e ha ribadito la disponibilità dell’Ateneo a ospitare iniziative culturali di associazioni meritorie come il Kiwanis. Al termine dell’intervento, il Governatore del Distretto Italia San Marino, Professor Carlo Turchetti, ha consegnato al Rettore il guidoncino del Distretto.
È intervenuto il Dottor Gaetano Pennino, Capo di Gabinetto dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana. Egli ha portato il saluto dell’Assessore e ha espresso il compiacimento per il convegno soffermandosi sul tema dello stesso. Ha messo in evidenza come i personaggi del convegno rappresentino tre archetipi comportamentali dell‘agire, del pensare, del vivere. Ha quindi ipotizzato un parallelismo tra il carattere dei personaggi e l’agire della politica, che necessita dell’ingegno di Ulisse, della concretezza di Sancho e della semplice arguzia di Giufà. È seguito l’intervento dell’Onorevole Marcello Greco, Presidente della Commissione Parlamentare Cultura della Regione Siciliana, che ha spiritosamente paragonato, sottolineandone le affinità caratteriali, i tre personaggi del convegno a uomini di spicco presenti nella scena politica nazionale. Il Presidente del Club Messina Nuovo Ionio, Dottor Lorenzo Lo Verde, ha preso la parola per ringraziare le autorità e tutti gli intervenuti. Ha rivolto un ringraziamento particolare agli studenti universitari e agli alunni del Liceo Scientifico Spirito Santo, alla loro insegnante Professoressa Germana Quartarone e alla Direttrice dell’Istituto Suor Antonia Isgrò. Il Presidente ha esortato i giovani a coltivare i propri sogni e le proprie aspirazioni. Egli ha poi parlato del tema del convegno e della centralità rappresentata in esso dalla mediterraneità dei personaggi. Il nostro mare, ha detto, è stato sede e motivo di un “meticciato culturale” per la propria caratteristica di crocevia antichissimo, di merci, idee, religioni, modi di vivere. Il Presidente ha parlato anche dell’astuzia della ragione, che talvolta diviene astuzia dell’inganno, utile a fingersi stolti per affrontare imprevisti e avversità.
Il Professore Prospero Trigona, dell’Università La Sapienza di Roma, moderatore del convegno, ha introdotto i lavori. Ha parlato dei tre personaggi sottolineando come essi rappresentino esempi di modalità diverse per raggiungere un unico obiettivo: la sopravvivenza. Così l’astuzia di Ulisse, l’ambizione di Sancho e la furbesca semplicità di Giufà divengono strumenti atti a superare ostacoli e sciagure.
Il primo dei tre conferenzieri, Professor Claudio Meliadò dell’Università di Messina, ha esposto la propria relazione dal titolo: “Ulisse: genesi ed evoluzione di un eroe contraddittorio”. Egli ha riferito che Omero definì Ulisse come “uomo versatile” che, nel significato più remoto e originale del termine, indica chi è capace di usare con perizia la voce nella comunicazione verbale. Il personaggio quindi, riesce, dialogando, a superare le avversità. Il relatore ha sottolineato la contrapposizione tra i due eroi protagonisti dei poemi omerici: Achille espressione di forza e violenza nell’Iliade, e Ulisse simbolo di sagacia nell’Odissea. Ha quindi, mediante la lettura di alcuni passi del poema, tracciato la figura di quest’ultimo. La Professoressa Lucrezia Lorenzini ha preso la parola per relazionare su: “Letteratura della migrazione: Giufà, personaggio, fiaba, tradizione letteraria”. Ella ha sottolineato, con riferimenti a Pitrè, Sciascia, Calvino, Bufalino, la centralità del Mediterraneo, luogo di miti, realtà, immaginazione e storia, nella localizzazione del personaggio, presente, seppure con nomi diversi, nella tradizione letteraria orale di tutta l’area. Giufà, astuto e bighellone, è espressione del volgo sciocco che usa artificio, inganno e seduzione; è una vitale maschera comica che, con tratti unificanti, attraversa una vasta area geografica costituente un ampio spazio culturale. Giufà, ha detto la professoressa Lorenzini, diviene una sorta di trait d’union capace di veicolare un patrimonio di credenze e tradizioni presenti nella memoria collettiva.
L’ultima delle tre relazioni in programma dal titolo: “Sancho Panza: la costruzione di un personaggio”, è stata tenuta dalla Professoressa Antonietta Calderone dell’Università di Messina. La relatrice ha tracciato la figura del personaggio che Cervantes fa apparire nel settimo capitolo della prima parte del Don Chisciotte, pubblicata nel 1605. Sancho è un povero contadino, che diviene scudiero (una sorta di promozione sociale), a cui il cavaliere promette il governo di un’isola. Il personaggio, pur avendo radici folcloriche, è difficilmente caratterizzabile poiché oscilla tra razionalità e irrazionalità. Cervantes descrive Sancho simile alla rappresentazione allegorica del Carnevale (uomo panciuto dalle secche gambe) in contrapposizione a Don Chisciotte, estremamente somigliante all’allegoria della Quaresima (vecchia spilungona magra e cadaverica a cavallo di un ronzino macilento). Viene così colta la realtà in due diversi momenti del vivere presenti nella
tradizione popolare. Nella seconda parte del Don Chisciotte, pubblicata dieci anni dopo, Sancho è quasi irriconoscibile perché il suo creatore lo trasforma da sempliciotto in uomo saggio, da sciocco in arguto.
Al termine delle relazioni, il Presidente ha sottolineato la presenza della simbolica “ sedia occupata”, emblema della Campagna internazionale contro la violenza sulle donne. Il Governatore del Distretto Italia San Marino, Peofessor Carlo Turchetti, ha quindi ringraziato tutti i partecipanti al convegno. Ha sottolineato come il Kiwanis, spendendosi per i bambini, cerchi il bene del mondo. Ha comunicato i risultati della Campagna per l’eliminazione del tetano neonatale e l’idea di prolungare l’iniziativa per debellare completamente questo male. Il Governatore si è soffermato sul difficile momento che attraversa la nostra società e ha evidenziato quanto sia importante dare una mano al mondo che cambia dando una mano ai nostri ragazzi. L’Ingegnere Giuseppe Murè, Luogotente Governatore della Divisione Sicilia 1 e il Dottor Lorenzo Lo Verde, Presidente del Club Messina Nuovo Ionio, hanno consegnato le targhe ricordo e il guidoncino della Divisione al Moderatore, ai Relatori, alle Autorità Istituzionali e al Professore Vincenzo Fera dell’Università di Messina, che ha contribuito fattivamente alla realizzazione del Convegno.
L’addetto stampa
Alfredo Buttafarro


del 06/03/2014

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