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KC Vercelli

Il Kiwanis e l’Università Popolare di Vercelli, attualmente presiedute dall’oncologo Domenico Manachino e dalla docente di filosofia Paola Bernascone Cappi, da 33 anni intrecciano le loro attività in una antica città piemontese che, a sua volta, ha intrecciato la sua esistenza con la storia italiana. Dai Liguri e Celti a caposaldo romano ai piedi delle Alpi, a città medioevale, rinascimentale, barocca, risorgimentale e con i suoi abitanti tutta tesa verso l’Unità nazionale conseguita da Camillo Benso di Cavour anche imprenditore vercellese, e da Vittorio Emanuele II. Ossia un angolo vivo del “vecchio Piemonte” sempre capace di rigenerarsi anche con la scienza, fino a costituire l’ Università del Piemonte Orientale (Vercelli, Novara, Alessandria) intitolata al chimico e fisico settecentesco Amedeo Avogadro e con le radici affondate in uno del primi “Studi” universitari medioevali d’Europa.

Giovedì 27 febbraio nel Salone Dugentesco - ricordato da Dante in una terzina nell’Inferno (Se mai torni a riveder lo dolce piano che da Vercelli a Marcacò dichina…) e parte del complesso abbaziale della Basilica romanica di Sant’Andrea - è stata ricordata solennemente sia la nascita del Kiwanis Club di Vercelli con atto notarile del 4 giugno 1981 nonché dell’Università Popolare vercellese con atto notarile del maggio 1982. Sia all’ istituzione del Kiwanis Club che all’Università popolare diede un contributo personale rilevante Pino Masini, scomparso prematuramente il 28 ottobre 2013. L’ Università Popolare, che ogni anno inaugura solennemente l’anno accademico e il Kiwanis hanno congiuntamente voluto ricordare Masini, personaggio di spicco della Vercelli degli anni Ottanta e Novanta del Novecento e assessore della Amministrazione Provinciale di Vercellese. Nella sua prolusione dedicata all’anno accademico 2014/2015, la professoressa Paola Bernascone Cappi e nel suo intervento il dottor Domenico Manachino hanno parlato dei meriti di Pino Masini cui è dovuto l’inizio dell’ Università Popolare di Vercelli e del Vercellese nonché il ruolo prevalentemente culturale del Kiwanis club nell’ambito della società civile cittadina e provinciale. Il Kiwanis vercellese nell’anno sociale 2002/2003 ha espresso Ezio Barasolo, medico urologo, governatore del Distretto Italia - San Marino che adottò la mission sociale “ascoltare per servire”. Nel 1994 il Kiwanis Club di Vercelli istituì il riconoscimento locale “We Build” riservato a benemeriti della comunità nell’ambito culturale, sociale e filosofico, della comunicazione, economico e del lavoro. Fra l’altro, durante il suo governatorato il dottor Ezio Barasolo promosse la rivista “Rassegna di cultura”, di respiro nazionale, e la direzione fu affidata al socio kiwaniano giornalista professionista Enrico Villa.

Anche la presidente dell’ Università Popolare Paola Bernascone Cappi è stata presidente del Kiwanis vercellese e, poi , luogotenente governatore. Ma sulla base delle intuizioni iniziali e delle indicazioni di Pino Masini nonché dei primi presidenti Giuseppe Pessano e Giorgio Tacchini, il più grande merito di Paola Bernascone Cappi è stato - ed è - quello di aver reso l’ Università Popolare di Vercelli e del territorio un organismo vivo e molto vivace, puntualmente sempre attento alle necessità culturali e alle evoluzioni della comunità. Anche nella sua prolusione i dati richiamati sull’attività dell’Università Popolare testimoniano la mole del lavoro in funzione della collettività: 43 corsi attivati, 150 corsi progettati e offerti tenendo conto dei bisogni di formazione specifica e permanente nonché delle richieste degli iscritti che stanno sempre più diventando una comunità molto caratterizzata anche socialmente e culturalmente. I nuovi mezzi di comunicazione che sono ormai diventati usuali testimoniano altra copiosa attività in funzione dell’Università Popolare sempre più coesa: 1.300 amici su Facebook, 43.000 visite al sito web dell’ Unipop, oltre 900 iscritti alla sua new letter, voluta come tante altre iniziative da Paola Bernascone Cappi.

L’inaugurazione congiunta dell’ Anno Accademico -Kiwanis di Vercelli al Salone Dugenesco si è conclusa con un’altra iniziativa innovativa riguardante la medicina di oggi e del futuro, “non medicina alternativa” come ha evidenziato Cristina Ratto, medico e socia del Kiwanis valsesiano. Alla psicologa Lucia Andriolo e, appunto, al medico Cristina Ratto è stato affidato questo tema da sviluppare: “La scienza che concilia e migliora la qualità della vita: la medicina integrata”. Sia la dottoressa Andriolo psicoterapeuta che la dottoressa Ratto, che anche si occupa di nutrizione, hanno illustrato una convinzione scientifica ormai corrente dagli anni Settanta del Novecento: la nostra psiche e il nostro corpo sono un tutt’uno, per cui assai frequentemente le nostre patologie dipendono dagli stati emozionali e dagli organi che si influenzano vicendevolmente. Leonardo pensava già così, e il suo pensiero, anche raffigurato graficamente dall’uomo vitruviano, è stato del tutto recuperato dalla modernità. Il razionalista seicentesco Renato Cartesio aveva una opinione del tutto diversa attribuendo la preminenza totale agli organi del nostro corpo che si ammalano, e in funzione dei quali e della psiche occorrerebbe fare opera di prevenzione, secondo le indicazioni ormai condivise dei medici e della sanità di adesso e di domani.

Enrico Villa

 


del 06/03/2014

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE FONDATA NEL 1915 A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ E DEI BAMBINI

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