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Cos'è il Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza?

La figura del Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza è prevista dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, sottoscritta a New York il 20 novembre 1989 e ratificata dallo stato italiano il 27 maggio 1991.
Sedici regioni hanno già provveduto alla sua istituzione (anche se non tutte hanno poi proceduto alla nomina del Garante): Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Toscana e Veneto. A queste aggiungono la Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia Autonoma di Trento.

Quali sono le sue funzioni?
Il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza vigila sull'applicazione della Convenzione Onu e delle altre convenzioni internazioni a tutela dei minori;
diffonde la conoscenza dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza;
promuove la formazione di persone idonee a svolgere attività di tutela e curatela e assicura consulenza ai tutori e ai curatori nominati;
promuove iniziative per la tutela dei minori, in particolare con riferimento alla prevenzione e al trattamento dell'abuso;
predispone iniziative per facilitare la creazione di un nuovo rapporto tra minori e informazione, al fine di sviluppare capacità critiche nei minori e suscitare maggiore sensibilità nei media;
promuove programmi di sensibilizzazione, formazione degli operatori e analisi relative al fenomeno della pedofilia;
accoglie segnalazioni in ordine a casi di violazione dei diritti dei minori, fornendo informazioni sulle modalità di tutela e di esercizio dei diritti e intervenendo presso le autorità competenti;
vigila sull'assistenza prestata ai minori ricoverati in strutture residenziali, al fine di segnalare ai servizi sociali e all'autorità giudiziaria situazioni che richiedono interventi immediati;
vigila sulle attività delle strutture sanitarie, sociali e socio-assistenziali convenzionate con la Regione o da essa accreditate;
segnala alle amministrazioni pubbliche fattori di rischio o danno per i minori, causate da situazioni ambientali carenti o inadeguate dal punto di vista igienico-sanitario, abitativo e urbanistico;
vigila sulla programmazione televisiva, sulla comunicazione a mezzo stampa e su altre forme di comunicazione audiovisive e telematiche sotto i profili della percezione e della rappresentazione infantile, segnalando eventuali violazioni all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni e agli organi competenti;
collabora con altri soggetti istituzionali alla raccolta e elaborazione dei dati relativi all'infanzia e all'adolescenza;
esprime pareri sulle proposte di atti normativi e di indirizzo riguardanti i minori.

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