ANTONI GAUDI’ L’ARCHITETTO DI DIO- Relatore Ing.Filippo Lizzio - Il 6 febbraio u.s., presso la sala conferenze del San Biagio Resort in Acireale, si è svolta con gran successo di pubblico e critica, la conferenza organizzata dal club Absolute Terra dei Ciclopi, presidente Daniela Simon, che ha avuto come relatore il Segretario dello stesso club, il dott.ing.Filippo Lizzio.

Presenti il Luogotenente dott.Carmelo Cunsolo, il lgt.eletto dott.Ignazio Mammino, i past governatori Nicola Russo, Pippo Spampinato e numerosi Officers dei club della Divisione Sicilia 2.

Erano presenti il Vicario Generale della Diocesi di Acireale Mons.Guglielmo Giombanco,il presidente dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici dott. Giuseppe  Contarino, il console di Grecia Arturo Bizzarro, il comandante dei Carabinieri di Acireale dott. Marco Salomone, il presidente dell’Unuci Ammiraglio Zanghì, il presidente provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro dott.Raffaele Messina e numerose Autorità Militari.

La serata, elegantemente condotta dalla cerimoniera avv. Marcella Caruso, è stata anche l’occasione per l’ingresso nel club di due nuove socie: l’avvocato Rita Maccarrone, madrina commossa  l’Adviser Adriana Marletta, e la prof.ssa Mariella Di Mauro, scrittrice, padrino il Chairman eventi culturali prof.Turi Consoli.

La presidente Daniela Simon ha introdotto la serata, con la lettura del messaggio augurale pervenutole  dal Vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, il quale,..”con la profonda genialità e grandezza di Chi riece ad esprimere concetti profondi in modo semplice”… ha assicurato di accompagnare con la preghiera il cammino del Club con l’auspicio che i dibattiti e la presenza nel territorio, unitamente alle iniziative, contribuiscano alla crescita sociale e civile dell’intera società, ringraziando per l’operato.

E’ seguita la conferenza su Antoni Gaudì, l’achitetto spagnolo, massimo esponente del modernismo catalano, di cui condivise i presupposti ideologici e tematici, completandoli con una ispirazione personale basata principalmente su forme naturali. Definito da Le Coubusier il “plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro, le sue opere sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Un filmato ha accompagnato la descrizione di opere tra le quali, ricordandone alcune, la Sagrada Familia, il parco Guell, la  casa Milà detta” La Pedrera”, la casa Batlllò, la  casa Vicens ed i particolari che hanno reso inconfondibili le creazioni elaborate in forme straordinarie, imprevedibili e oniriche, realizzate utilizzando i più diversi materiali, da cui Gaudì seppe trarre le massime potenzialità espressive.

In tempi recenti ha preso corpo l’iniziativa di proporre l’architetto catalano per la beatificazione e la canonizzazione. Nel 2003, conclusa la fase diocesana, è stata inviata la documentazione alla Santa Sede.

Il 7 giugno del 1926, Gaudì fu investito da un tram (il primo messo in circolazione nella città). Il suo miserevole aspetto ingannò i soccorritori, i quali lo credettero un povero vagabondo e lo trasportarono in un ospizio per mendicanti. Fu riconosciuto soltanto il giorno successivo dal Cappellano della Sagrada Familia e morì il 10 giugno tra atroci sofferenze. Nonostante questa fine miserabile, al suo funerale parteciparono migliaia di barcellonesi che da quel giorno lo soprannominarono “l’architetto di Dio”. Fu sepolto nella cripta dell’incompiuta Sagrada Familia.

Il tocco della campana e la consegna di un riconoscimento al relatore Filippo Lizzio, da parte della presidente Daniela Simon e dal Luogotenente Carmelo Cunsolo, ha chiuso la relazione ed introdotto i presenti ad un successivo momento conviviale.