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Mentre in tutta Italia le regioni e i comuni si riuniscono da tempo in convegni e in tavole rotonde per studiare-analizzare le varie possibilità-modalità di trasformazione delle attuali aree metropolitane, il KC Messina si fa partecipe e promotore nell’organizzare, con il contributo di un illustre ordinario di Urbanistica dell’Università di Reggio Calabria, l’Architetto Francesca Moraci, un incontro-dibattito per l’area Messinese.
Il tutto ha inizio il venerdì 15 maggio 2015 con la Conferenza Stampa nella Sala Ovale del Comune di Messina dove vengono esposti argomenti e modalità dell’incontro-dibattito.
Il Lgt Governatore della Divisione 1 Dott. Salvatore Sciliberto, il Presidente
del KC Messina Dott. Giovanni Oteri e il C.te Luciano Grazioli del KC Messina
Sabato 16 maggio 2015, presso la chiesa Santa Maria Alemanna in Messina, si è svolto l’Incontro – Dibattito organizzato dal KC Messina su un argomento diventato improvvisamente scottante per tutti gli italiani : La Città Metropolitana come risposta alla sfida della complessità urbana.
Alla presenza del Luogotenente Governatore della Divisione 1 del Distretto Italia San Marino Dott. Salvatore Sciliberto, il Presidente del KC Messina Dott. Giovanni Oteri presenta gli attori dell’incontro :
- Il Prof. Arch. Francesca Moraci – ordinario di Urbanistica PhD del Dipartimento di Architettura e Territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria;
- L’On. Vincenzo Garofalo – Componente Commissione Trasporti della Camera dei Deputati;
- L’Ing. Edoardo Contrafatto del KC Messina;
- Il Prof. Cosimo Inferrera del KC Messina;
- Il Prof. Domenico Venuti Presidente Generale dei Corpi Blu di Soccorso Internazionale;
- L’Ing. Alfredo Schipani Presidente Confindustria Messina;
- Il Dott. Giuseppe Costantino Presidente Lions Messina Tyrrenium.-
Si ascoltano gli inni Nazionale ed Europeo
L’Arch. Francesca Moraci, relatrice e autrice dell’ Incontro–Dibattito, ha detto che la riflessione si è posta a seguito della riforma che istituisce le città metropolitane, riforma che ha riproposto un fenomeno urbano studiato negli ultimi decenni dagli urbanisti.
Il tema è nuovamente alla ribalta, ha detto, ma è in cerca di configurazione di gestione, di funzioni, di strumenti che, rispondendo alla natura giuridica che circoscrive un fenomeno molto più complesso, lo confina, tentando di innovare uno status che in realtà è tutto da costruire, e questo, forse per noi, è un’opportunità.
La metropolizzazione delle città, continua, è un processo articolato e complesso, soprattutto quando è l’esito di un percorso subito da una riforma e imposto, piuttosto che spontaneo o programmato – come innalzamento di rango delle città.
La città metropolitana dovrebbe essere la dimensione amministrativa di un’esistente area metropolitana connotata da relazioni economiche e relazionali. Si è quindi ben oltre il concetto geografico di agglomerazione e conurbazione, come molti sostengono, e quindi si è molto lontani da forme di pianificazioni di area vasta sperimentate tradizionalmente dal piano territoriale provinciale di coordinamento.
In realtà vi è un’assenza di dibattito sui contenuti strategici riguardanti la città di Messina, se si esclude la questione legata all’area dello stretto.
La Prof. Moraci, continuando il suo discorso sulla città di Messina, dice di essersi posta degli interrogativi, anche in maniera retorica, sul termine Città Metropolitana e quindi sull’accezione di metropolitaneità; essa si chiede se si riferisce all’Istituzione o all’Ente, alla visione ancora da costruire oppure alla dimensione e ruolo da conquistare indipendentemente dalla sua Istituzione. Tutti questi interrogativi e dubbi, prosegue, portano non solo a problemi di confinazione della nuova città ma alla tipologia dei rapporti e, tra i rapporti - equilibrio o leadership – con il resto del territorio (provinciale, regionale, nazionale ed euro mediterraneo), non ultimo quello dello Stretto.
Si tratterà di nuove relazioni materiali e immateriali, formali, amministrative e territoriali in un processo che fratturerà le attuali modalità di governance territoriali ricomponendone delle altre.
Si pone quindi la domanda su quale progetto verrà adottato per questa città, solo slogan? Un progetto opinionistico da talk show oppure …. Idee, responsabilità e competenza?
In questa rivoluzione metropolitana oggi giochiamo da protagonisti, prosegue, e la città è il luogo privilegiato per sperimentare la commistione strategico - strutturale delle azioni di trasformazioni urbane con il trattamento politico di istanze sociali. I fattori da mettere in campo sono tanti ma bisognano di regia, di progetto, di responsabilità, di civitas; tutti, nel loro intreccio, possono assumere il carattere di “contesti” competitivi che possono fare assurgere alla “città” il ruolo e la connotazione di rango superiore, quello appunto di città metropolitana.
La Prof. Moraci dice che, oggi, si può affermare che Messina è in una condizione favorevole al cambiamento strutturale che la possa realmente trasformare in Città del mondo ma solo se politica e civitas decidono, consapevolmente, di affrontare questo cammino. E’ la civitas, infatti, che modifica l’urbs.
Al termine dell’excursus della Prof. Francesca Moraci si avvicendano sul palco gli interventi dell’On. Vincenzo Garofalo che esprime il parere politico sulla vicenda, l’Ing. Edoardo Contrafatto, il Prof. Cosimo Inferrera, il Prof. Domenico Venuti, il Dott. Terranova, il Dott. Schipani e il Dott. Costantino.
Al termine degli interventi e della replica della Prof. Moraci, il Presidente del KC Messina Dott. Giovanni Oteri e il Luogotenente Governatore della Divisione 1 Dott. Salvatore Sciliberto ringraziano gli intervenuti per l’interesse dimostrato e per il contributo tecnico scientifico fornito.