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Interessante incontro culturale organizzato dal KC Canicattì, per ricordare la figura di Giovanni Guarino Amella. Alla presenza del Lgt. Governatore della Divisione Sicilia 6 Geom. Vincenzo Comparato e di numerosi soci e ospiti, hanno relazionato il giovane Dottor Giovanni Fantucchio, autore della Tesi di Laurea "Giovanni Guarino Amella: dall'Aventino allo Statuto Siciliano"; la Professoressa Gabriella Portalone Gentile, docente universitaria di Storia Contemporanea; l'Avvocato Diego Guadagnino, che ha svolto il ruolo di moderatore. Sono intervenuti anche il Presidente della Fondazione Giovanni Guarino Amella, Dott. Giovanni Guarino Amella, figlio del politico Giovanni, che ha offerto una pergamena al giovane laureato; il Segretario Generale della Fondazione, Dott. Giuseppe Gentile, che ha parlato dell'importanza della Fondazione, un'istituzione culturale senza fini di lucro, dotata di una ricca biblioteca, di un archivio storico e di un'emeroteca di considerevole valore.
Giovanni Guarino Amella, nato a Sant'Angelo Muxaro (AG), ma canicattinese di adozione, fu un deputato del Regno per tre legislature, fino alla "Secessione aventiniana", di cui fu il segretario.
Si battè in favore delle classi meno agiate e in difesa dei contadini e dei disoccupati. Si trasferì giovanissimo a Canicattì dove entrò nelle grazie del barone Lombardo, ricchissimo proprietario lungimirante e aperto ad ogni forma di progresso che, conquistato dall'intelligenza del giovane e dalle sue idee, rivoluzionarie per l'epoca, lo pose sotto la sua protezione, finanziandogli tutti gli studi fino alla laurea in giurisprudenza, conseguita presso l'ateneo palermitano e che finì per considerarlo come un vero e proprio figlio adottivo.
Nel 1912, con una promettente carriera politica davanti a sé, divenne prima assessore, successivamente assunse le funzioni di pro-sindaco mantenendo tale ruolo per tutta la durata della prima guerra mondiale. Nonostante le ristrettezze economiche che il conflitto comportava per tutte le amministrazioni comunali del periodo riuscì a realizzare alcune tra le più importanti opere pubbliche della storia della Canicattì moderna: l'istituto scolastico Rapisardi, l'ampliamento del cimitero, la bonifica del torrente Naro, il lazzaretto e soprattutto costituì il Consorzio tra sette comuni per la gestione dell'acquedotto Tre Sorgenti.
Nel 1919, con votazioni quasi plebiscitarie, con 37.845 voti, fu eletto deputato alla Camera, e correttamente, decise, per tutto il tempo in cui esercitò la funzione di deputato, di interrompere l'esercizio della professione di avvocatura, poiché giudicava eticamente incompatibili le due attività.
Nel 1943 fu il primo sindaco antifascista nominato dagli alleati sbarcati in Sicilia. Fu soprattutto alla fine del secondo dopoguerra che Guarino Amella diede il meglio di sé, dedicandosi, anima e corpo, alla realizzazione di quell'autonomia speciale che fin dal 1906 aveva fortemente auspicato. In un momento in cui l'accentramento politico e amministrativo appariva indiscutibile, Guarino dalle pagine del suo giornale Il Moscone, sosteneva che l'autonomia era l'unico rimedio, data la contrapposizione di interessi fra nord e sud e la diversità di energie e di risorse, per risolvere il divario economico e avviare la Sicilia verso il progresso.
Guarino Amella si distinse inoltre nei campi del giornalismo e della cultura, sia a livello regionale che nazionale.