LUIGI CADORNA: un generale difficile per tempi difficili.

        Con l’ode “Pel generalissimo” Gabriele d’Annunzio, il vate, volle rendere omaggio ad un protagonista, nel bene e nel male, della storia italiane ed in particolare a chi con pugno di ferro guidò il Regio Esercito  nei primi due anni della Grande Guerra: il Generale Luigi Cadorna, Capo dello Stato Maggiore dell’Esercito.

Con queste parole il vate ebbe ad esprimersi: “questi che vedi curvo sulle carte, nel più duro granito del Verbano tagliato e scarpellato fu, di mano di maestro e il vigor soverchiò l’arte”. Al che Cadorna, con un insolito momento di autoironia, commentò: “ecco un modo elegante per dire che sono brutto”.

        Di questo e di altro si è parlato nel corso dell’intervento predisposto dal Gen. Vittorio Ghiotto, Presidente del Kiwanis Club Torino,  e dedicato alla celebrazione del 100° anniversario della prima guerra mondiale.

        Questa è stata l’interessante conclusione di una bella serata kiwaniana che ha visto la numerosa ed attenta partecipazione dei soci del Club, cui hanno fatto corona i loro amici, sempre benvenuti a questi tradizionali appuntamenti.

        Nello spirito kiwaniano volto, tra l’altro, a vivificare nei soci sentimenti di sano patriottismo, si è così voluto rendere onore a Cadorna e con lui a tutti i soldati che hanno testimoniato, nel corso dei lunghi, difficili e tragici anni della guerra, il senso del dovere compiuto per la Patria.

        Onore a tutti i combattenti della Grande Guerra!