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Rassegna stampa

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Rosalba Fiduccia
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Non si ferma l’attività del Kiwanis Club di Comiso, infatti domenica 4 gennaio, in vista della Befana Kiwaniana, il presidente Gaetano Vermiglio ha organizzato, con l'aiuto di Padre Salvatore Burrafato sul  Sagrato della Chiesa di S. Antonio, la Fiera del Dolce con l’obiettivo di destinare il ricavato all’acquisto di capi di abbigliamento per ragazzi e ragazze della parrocchia, creando così una rete di solidarietà al servizio dei  meno abbienti.  Tale attività non è altro  che l’applicazione del motto del Kiwanis International nel mondo “ Serving the children of  the world” ed è per i Kiwaniani  soltanto il compimento di un dovere gradito.

Dinanzi ad un folto pubblico si è stabilita una sinergia virtuosa tra la Chiesa ed il Club,  impegnati nella vita della città attorno a progetti fondamentali dalla parte dei deboli e dei sofferenti. Il Presidente del Kiwanis, Gaetano Vermiglio, ha presentato il service di quest’anno legato alla vaccinazione delle mamme del terzo mondo per salvarle dal tetano materno neonatale durante il parto insieme ai neonati, seguito da padre Salvatore che ha pregato i fedeli di essere generosi

Un doveroso e riconoscente ringraziamento va  a padre Salvatore, che permette al Kiwanis Club di Comiso di servire i fanciulli, al Direttivo del Club, ai soci e ultima, ma prima per importanza, alla titolare del negozio L’Erbavoglio  Sig.ra Salvatrice Zapparrata di Vittoria la quale, in uno slancio di commovente solidarietà difficilmente oggi riscontrabile, ha moltiplicato la disponibilità dei capi di abbigliamento destinati a ragazzini e a ragazzine della parrocchia, rendendo così possibile  che il Club si ponesse al servizio di un maggior numero  di fanciulli.

Pertanto nel pomeriggio del 6 gennaio i kiwaniani hanno potuto offrire una goccia di solidarietà e amore  in un mare di bisogni, ma come diceva Confucio, "E' meglio accendere una piccola fiammella che maledire l'oscurità".

Il pomeriggio si è concluso con la consapevolezza da parte dei  kiwaniani di aver fatto il loro gradito dovere e aver messo  la comunità a conoscenza che esistono persone che salvaguardano,  curano e servono  con amore la parte più debole della società e cioè l’infanzia e l’adolescenza.

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