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IL KIWANIS CLUB PESCARA PROMUOVE UN CONVEGNO SUL G.A.P. GIOCO d’ AZZARDO PATOLOGICO.

L’Aula Magna di Sociologia dell’Università d’Annunzio – Chieti  - ha ospitato oggi, 17 aprile 2015,   il Convegno su un tema di grande attualità, quello del gioco d’azzardo patologico , promosso dal Kiwanis Club Pescara in collaborazione con l’Università D’Annunzio di Pescara, l’ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti ed il Comune di Chieti,  avente come tema : Il G.A.P. :  Illusioni, rischi e costi sociali.

Negli ultimi anni si è assistito ad una grande diffusione del gioco d’azzardo ed é crescente il numero di coloro che diventano dipendenti dal gioco, compresi tantissimi giovani,  a tal punto da compromettere i rapporti familiari, lavorativi e sociali.  Scopo del  Convegno è stato quello di  approfondire gli aspetti patologici del gioco d’azzardo.

A moderare i lavori è stata Emilia De Matteo, Presidente del Kiwanis Pescara. 

Il convegno, che  si è aperto con i saluti del Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha avuto autorevoli relatori. Sono infatti intervenuti: Michele Cascavilla, Coordinatore Sezione Scienze Sociali Dipartimento Scienze Giuridiche e Sociali UD’A,Paola Fascianidirettore f. f.  Uoc Dipendenze patologiche Sert Asl n.2, Marco Di Paoloconsigliere comunale di Chieti. Il tema è stato introdotto da Antonello Canzano docente di sociologia politica.

Sono intervenuti : Matteo Iori, dirigente dei Servizi sui Giochi D’Azzardo dell’Associazione Onlus “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” di Reggio Emilia,  il quale nel suo intervento ha evidenziato come il periodo della crisi economica ha aumentato il numero dei giocatori che sperano nella vincita per risolvere i problemi. Ha fatto vedere alcune pubblicità ingannevoli come per esempio “Ti piace vincere facile”. Tali pubblicità hanno presa su caratteri fragili o con problemi di sussistenza . Bisogna conoscere il fenomeno bene per poter individuare il probabile giocatore problematico. E’ necessario avere norme e leggi specifiche ed effettuare i dovuti controlli al fine di prevenire il GAP.

La ASL ha parlato di grande attenzione al problema con la presa in carico presso la struttura dei giocatori patologici. Il giocatore non va personalmente a chiedere aiuto ma è accompagnato dal congiunto. Le cure durano vari mesi, infatti le famiglie pagano molte conseguenze. 66 utenti ed 81% uomini; le donne quindi sono più forti. E’ necessario cambiare cultura  e far conoscere l’argomento per prevenire il danno del GAP.

Altri relatori sono stati: Alessandro Gorini, esperto GAP, Vincenza Fusco, Dirigente Psicologa del SerD Asl n.2, Francesca D’Atri  Assistente sociale del Comune di Chieti, Gianluca Troiano, collaboratore insegnamento di sociologia economica.

Non è mancata, da parte della presidente del Club Pescara Emilia De Matteo, l’introduzione sugli obiettivi del Kiwanis, come esso nel mondo si occupa dei bambini e dei giovani, quale traguardo si prefigge di raggiungere entro il  2016 : sconfiggere il tetano neonatale con il service mondiale “Eliminate”.

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