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 Attività per data - Attività per Club 

Rassegna stampa

Per la pubblicazione delle attività rivolgersi a
Rosalba Fiduccia
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I soci e gli amici del Kiwanis Club NOVARA MONTE ROSA hanno trascorso una lieta serata per lo scambio degli auguri, ospitati nella sontuosa sala dei ricevimenti del prestigioso Club Unione di Novara, splendidamente addobbata per l’occasione.Tra i numerosi ospiti, il Luog.te Governatore della Divisione 17 Piemonte, Marzio Carabelli e la Past Presidente del Club di Ghemme Bassa Valsesia, Raffaella Tartaglia.


Ha allietato la serata il complesso “Insieme per Caso”, composto dai soci del Club: Rosalba Barbieri, che ha anche declamato in gergo una toccante poesia del principe del sorriso Totò, Nunzia Giacalone e Maria Alfarone, alle tastiere Paolo Baraggioli.

Nel corso della serata il Presidente del Novara Monterosa, Federico D’Andrea, ha premiato, per la consueta generosità e disponibilità  alle iniziative del Club, il socio Francesco Martelli con la riproduzione di una prospettiva fantastica, a volo di uccello, di Novara, risalente al XVII secolo.

A seguire, è stata organizzata l’estrazione della lotteria per i premi offerti dagli stessi soci, il cui ricavato sarà devoluto dal Club per un Service annuale previsto. Banditore è stato il Segretario e Web Master del Club, Luciano Coppola, coadiuvato da alcune splendide ragazze, figlie e parenti dei soci.

Il Presidente ha concluso la serata, rivolgendo affettuosi auguri di Buone Feste e concretizzandoli col dono di melagrane d’argento bene auguranti a tutti gli intervenuti, soci ed amici. (a. l.)    

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Suoni e immagini di “Quadri di un’esposizione” 

Una serata bella e indimenticabile quella di venerdì 5, trascorsa dai soci e amici del Kiwanis Club Novara MONTEROSA, nel corso della quale si è esibito al piano il Dott. Giorgio Manazza, manager e fondatore del “Centro Rappresentanze S.r.l.” e attuale Presidente dell’altro Kiwanis di Novara. Dopo aver conseguito la laurea in Economia a Milano, soddisfece la passione per la musica, coltivata sin da bambino, diplomandosi in pianoforte presso il Conservatorio della stessa città e, in questa veste ha eseguito la celebre suite per pianoforte di Musorgskij, “Quadri di un’esposizione”. Per meglio illustrare la composizione, il dott. Manazza  ha raccontato alcuni episodi della vita del compositore russo, in particolare, quando strinse un’affettuosa amicizia col pittore-architetto Viktor Hartmann, morto giovanissimo nel 1873 per un aneurisma, lasciando l’amico in preda ad un profondo sconforto. L’anno seguente fu inaugurata una mostra presso l’Accademia Russa delle Belle Arti a San Pietroburgo, dove furono esposte circa 400 opere di Hartmann e Musorgskij la visitò, rimanendone così affascinato, che in poche settimane compose la suite “Quadri in un’esposizione”.

L’opera comprende cinque promenade e dieci brani ispirati dai quadri per sottolineare che l’ascolto si concilia con il piacere di chi passeggia nelle sale di un museo e si ferma davanti ai quadri che più l’attirano. All’inizio di ogni brano è ripreso il motivo conduttore con variazioni più o meno accentuate a seconda delle emozioni che prova l’osservatore. Ripetendo il tema, l’autore ha dato un punto di coesione alla composizione, formata da contrastanti episodi tra i diversi soggetti raffigurati nei quadri, diversamente non collegabili.

Molta emozione nel pubblico, presente nella serata, ha destato il brano “Il vecchio castello”, forse l’episodio più lirico della raccolta, che il pianista ha interpretato con estrema sensibilità e che al termine del concerto ha regalato come bis. La scena si svolge in Italia, davanti ad un castello medievale, dove un trovatore intona una struggente canzone d’amore per la sua bella con tono malinconico, ma intenso, al ritmo uniforme della barcarola, tale da evocare il moto ondulante sull’acqua della barca:

Vivo interesse ha suscitato anche il brano dedicato al bydlo, il caratteristico carro dei contadini polacchi dalle ruote alte e pesanti, tirato da buoi su terreni fangosi. Chiudendo gli occhi si prova l’impressione che il carro passasse accanto all’ascoltatore e se ne allontanasse.

Il Dott. Manazza, prima di suonare i diversi brani, ha fornito per ognuno le spiegazioni sulle espressioni musicali dettate dallo stesso Musorgskij, non mancando di raccontare il travagliato percorso dell’opera. Il compositore russo, resosi conto che il lavoro avvinceva i suoi contemporanei, non permise ad altri musicisti di trascriverla, a cominciare da Rimskij-Korsakov. In seguito, si affermò la trascrizione di Ravel, la più accreditata, anche se l’autore si concesse alcune licenze.

La serata si è conclusa con gli applausi al pianista e con l’iscrizione al Club di Ninì Airoldi, vedova del socio Gianni Paschetta, di recente scomparso. (a. l.)  

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Ospite del Kiwanis Club Novara MONTEROSA nella serata del 21 novembre scorso è stato il dottor Alberto Guaragna, esperto di trasporto e autore di numerosi progetti sulla sicurezza e controllo dei treni, realizzati in Italia e all’estero.

Ha esordito raccontando la storia della TAV, iniziata negli anni 20-30 del secolo scorso, per sopperire, oltre che agli spostamenti delle persone per motivi di lavoro, anche per esigenze di tempo libero tra due delle città più industrializzate d’Italia, Torino e Milano. Nell’attuale tracciato della TAV, in fase di realizzazione, sono state attuate nuove invenzioni del settore  ed è stato fatto  ricorso a nuovi materiali.

Ciò ha comportato un diverso contatto con l’ambiente, un aspetto che prima era stato poco considerato. Negli anni 60 l’idea dell’Alta Velocità registrò un impulso esplosivo, perché la nuova società, nata dalla guerra, chiedeva la ricostruzione delle strutture e il loro ammodernamento, ma anche la velocità negli spostamenti, forse anche a detrimento della salvaguardia dell’ambiente. Il primo tracciato della nuova linea ferroviaria, che già richiede di essere aggiornato, fu la tratta Roma-Firenze.

Nella progettazione in questo campo bisogna tener conto di numerosi fattori, primo fra tutte le caratteristiche del territorio interessato, che, come quello italiano, è fatto di alture e avvallamenti, che sono parte integrante di ogni struttura. Alcune opere hanno attirato l’attenzione di altri Paesi, che hanno inviato loro esperti per studiarle, specialmente quelle relative alla costruzione di ponti, come è possibile ammirare percorrendo alcune tratte. La realizzazione di ponti con campate uniche hanno consentito di scavalcare fiumi e avvallamenti di grandi distanze, come il ponte di Piacenza che è lungo oltre un chilometro.

Questi ponti sono caratterizzati dalle arcate che sono rivolte verso l’alto e non verso il basso e rappresentano anche scenograficamente uno spettacolo da osservare. A Bologna è stato realizzato un centro che controlla i percorsi dei treni da Torino fino alla Sicilia per l’interra loro missione . Sono scomparsi i semafori, consentendo un elevato stato di sicurezza.    

Oggi i treni che materializzano l’Alta Velocità sono la Freccia Rossa e l’Italico, la cui idea nacque tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli 80.

Ma il progresso corre veloce perché oggi si stanno realizzando nuovi sistemi per diminuire se non abbattere i rumori. A Vignale di Novara è in funzione in fase sperimentale un sistema del genere. È in corso di realizzazione un sistema per il controllo dei treni della tratta Rotterdam-Genova. Inoltre per rispettare l’ambiente il percorso Firenze–Bologna è stato costruito per l’intera tratta in galleria dove sono stati previsti diversi punti di esodo in caso di fermata dei treni per avaria.  Nell’effettuare questi lavori bisogna tener conto che lo spostamento dei binari non deve superare i 4 centimetri, altrimenti è fuori dello standard consentito.

Avviandosi alla conclusione il relatore, rispondendo ad alcune domande, ha detto che la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina è sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Sulla TAV in Valle Susa ha precisato che bisogna accelerare i tempi, perché diversamente i progetti alla fine dei lavori risulteranno già vecchi.Quando fu lanciata l’idea del tunnel sotto la Manica sembrò una utopia, ma oggi non se ne può fare a meno, perché i trasporti sono stati sempre, sin dall’antichità, delle incubatrici dell’economia e del commercio. (a. l.) 

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Il KC Novara Monterosa commemora i defunti

 

Come da tradizione, anche quest’anno, il 2 novembre, i soci del Kiwanis Club Novara MONTEROSA hanno commemorato i defunti con una messa presso l’antico oratorio S. Martino di Ponzana, celebrata dal socio onorario Don Dino Campiotti, direttore della Caritas diocesana.

Don Dino una decina d’anni fa fondò presso quell’antica struttura una casa alloggio per malati di AIDS, denominandola Casa Shalom, oasi di pace e di tranquillità, dove gli ospiti vengono accuditi e curati e, se possibile, avviati ad una attività lavorativa per il reinserimento nella vita sociale. In quest’ambito è gestita una serra, nella quale vengono coltivati piante e fiori per essere venduti.

Don Dino è l’anima del complesso, che fa fatto ristrutturare e adattare alle nuove esigenze, richiamando in vita l’antica vocazione di solidarietà e di accoglienza, che da secoli ha caratterizzato Ponzana. Infatti, nel Medio Evo, i pellegrini, diretti a Roma o per recarsi a Santiago de Compostela, prima di imboccare una deviazione della via Francigena, sostavano a Ponzana, accolti da monaci o fratelli di qualche congregazione.       

Prima della celebrazione  della messa, il socio Alessandro Lomaglio ha tratteggiato la storia e il ciclo pittorico di affreschi, di recente restaurati, risalenti al XV secolo, che adornano l’oratorio.

E’ un’opera di stupefacente splendore, che da pochi anni gli esperti della Sovrintendenza delle Belle Arti di Torino hanno riportato in vita, dopo averli liberati da una pesante imbiancatura di calce.

Questi affreschi emozionano anche per l’ingenuità dei disegni, come emerge dal miracolo di S. Giacomo Maggiore, che salva un giovane, ingiustamente condannato e già appeso alla forca, tenendolo sollevato con una mano posta sotto i piedi per non farlo affogare, oppure dalla raffigurazione di S. Francesco, nel momento in cui riceve le stigmate sul monte  Verna, plasticamente rappresentate da alcune linee rosse, che, partendo dalle ferite del corpo di Cristo, colpiscono gli stessi punti del corpo del Santo d’Assisi.

Nel sottarco del presbiterio si sono salvati i dipinti di sei sibille, le quali mettono in mostra ricche vesti e acconciature con i capelli raccolti sulla nuca, anticipando il rinascimento nella bassa novarese.

Sulla volta a crociera sono raffigurati i quattro evangelisti, uno per ogni vela, che hanno davanti seduti quattro dottori della chiesa con un codice aperto sul leggio, dipinti in solenne devozione. Il restauro è riuscito a recuperare quasi integralmente gli affreschi della volta, che oggi si possono ammirare. (a.l.)    

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KC Novara Monterosa - 20.10.2014

Si è svolta presso l’Albergo Italia la cerimonia del Passaggio della Campana tra i presidenti del Kiwanis Club Novara MONTEROSA, Rossella Lombardi, uscente e Federico D’Andrea, subentrante, alla presenza del Lgt. Governatore della Divisione 17 Piemonte, Marzio Carabelli.

Sono intervenuti, oltre ai soci, i presidenti di altri Club Kiwanis e numerosi ospiti.

Nel corso della serata è stato consegnato un concreto dono al presidente dell’ANFFAS, un’associazione ONLUS, che si occupa di persone con disabilità intellettiva e relazionale. Inoltre è stato presentato il nuovo socio, Dott. Norberto Dalloni, specialista in pediatria con una ricca esperienza professionale e membro di numerose associazioni del settore.

La presidente uscente Rossella ha ripercorso gli eventi più significativi del suo anno sociale, ringraziando tutti per la disponibilità e la collaborazione, in particolare i soci del suo staff, ai quali ha voluto donare quale segno tangibile della sua riconoscenza le riproduzioni di quadri di Madonne d’autore, da lei stessa dipinte con vera maestria.

Prima di terminare ha consegnato ai soci la raccolta predisposta per il 25° del MONTEROSA, nel quale sono riportate le attività dei presidenti succedutisi nel quarto di secolo di vita del Club.

A seguire, ha preso la parola il nuovo presidente Federico D’Andrea, che ha ringraziato per l’onore ricevuto per l’incarico e ha promesso il suo impegno per l’anno sociale che inizia. Ha poi presentato il suo Direttivo, che si compone:

-          Presidente                                                 Dott. Federico D’Andrea

-          Presidente eletto e V. Presidente                 Dott. Fabrizio Nardilli

-          Imm. Past President                                   Dott.ssa Rossella Lombardi

-          Consiglieri                                                 Dott. Franco Aina

                                                                           Ing. Leonardo Alesi

                                                                           Avv. Paolo Baraggioli

                                                                           Dott. Tommaso Gambino

                                                                           Sig. Gianfranco Mella

-          Tesoriere                                                  Rag. Renato Baratti

-          Segretario                                                 p.a. Luciano Coppola

-          Cerimoniere                                              Notaio Nunzia Giacalone

-          Addetto Stampa                                         Dott. Alessandro Lomaglio.

Ha chiuso la serata il Lgt. Governatore, che ha augurato buon lavoro e un proficuo anno sociale al nuovo presidente.

 (a. l.)

 

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